“Cristo risorto”
Via libera del Comune alla cessione dell’area per il nuovo oratorio
PORTO TORRES. Il Comune ha approvato lo schema di contratto con la parrocchia di Cristo Risorto che prevede la concessione gratuita in diritto di superficie – per la durata di 99 anni – dell’area...
06 ottobre 2020
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PORTO TORRES. Il Comune ha approvato lo schema di contratto con la parrocchia di Cristo Risorto che prevede la concessione gratuita in diritto di superficie – per la durata di 99 anni – dell’area dove verrà realizzata un’attrezzatura di pubblico interesse qualificabile come oratorio.
Già con l’approvazione del consiglio comunale del 25 febbraio scorso veniva riconosciuto l’interesse pubblico della struttura, in quanto la concessione dell'area è diretta a garantire servizi di grande utilità sociale e aperti a tutti.
L’oratorio nascerà in uno standard comunale di circa 2mila e 400 metri quadri all’incrocio tra Balai e via Emilio Lussu e sarà costruito a poca distanza dalla chiesa di Cristo Risorto.
La richiesta dell’area era stata presentata alla precedente amministrazione comunale dall’Arcidiocesi di Sassari, attraverso la proposta dal parroco di Cristo Risorto. don Michele Murgia, proprio per la creazione di un centro di aggregazione che fosse poco distante dal luogo di culto.
Il progetto è stato redatto per rappresentare una architettura diffusa con tre edifici indipendenti tra loro, per divulgare cultura, sport e catechismo. (g.m.)
Già con l’approvazione del consiglio comunale del 25 febbraio scorso veniva riconosciuto l’interesse pubblico della struttura, in quanto la concessione dell'area è diretta a garantire servizi di grande utilità sociale e aperti a tutti.
L’oratorio nascerà in uno standard comunale di circa 2mila e 400 metri quadri all’incrocio tra Balai e via Emilio Lussu e sarà costruito a poca distanza dalla chiesa di Cristo Risorto.
La richiesta dell’area era stata presentata alla precedente amministrazione comunale dall’Arcidiocesi di Sassari, attraverso la proposta dal parroco di Cristo Risorto. don Michele Murgia, proprio per la creazione di un centro di aggregazione che fosse poco distante dal luogo di culto.
Il progetto è stato redatto per rappresentare una architettura diffusa con tre edifici indipendenti tra loro, per divulgare cultura, sport e catechismo. (g.m.)