La Nuova Sardegna

Sassari

Bar e circoli, banconi vuoti alle 21

di Giovanni Bua
Bar e circoli, banconi vuoti alle 21

Arriva l’ordinanza che recepisce il Dpcm: stop agli sport amatoriali, mascherine anche al cinema

15 ottobre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’ultimo tentativo di rallentare l’onda del virus che cresce, e di evitare il lockdown che spazzerebbe via il poco che resta dell’economia cittadina. Arriva l’attesa ordinanza, firmata ieri mattina, che recepisce l’ultimo Dpcm del governo Conte, entrato in vigore da ieri. E, come spesso ha fatto Campus in questi mesi, specifica, aggiunge (o fa sparire) alcuni passaggi, come il discusso limite agli ospiti a casa. Dettagli che non intaccano la sostanza di un documento duro, che appare però una delle ultime cartucce da sparare prima di chiudere tutto, con il rischio che questa volta a riaprire siano in pochi.

Mascherine. Resta confermato l’uso delle mascherine all’interno e all’aperto e per la prima volta è esplicitato l’obbligo anche quando si è seduti e si assiste a uno spettacolo al cinema o al teatro. In particolare, la mascherina protettiva delle vie respiratorie va usata sempre quando si cammina lungo strade o piazze. I dispositivi dovranno essere indossati anche all'interno di parchi, aree di svago, giardini. Comunque bisognerà avere la mascherina con sé, da esibire a richiesta durante i controlli.

Assembramento. Resta il divieto di assembramento e deve essere sempre assicurata la distanza interpersonale di almeno un metro, e di almeno due se si pratica attività sportiva; durante la pratica sportiva all'aperto non vige l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie ma devono essere osservate le altre prescrizioni. L’attività sportiva, anche amatoriale, non può essere svolta senza la mascherina in luoghi frequentati da altri utenti. L’ordinanza riprende poi quanto previsto dal Dpcm che vieta sport amatoriali con contatto fisico, mentre autorizza l’attività delle società professionistiche e dilettantistiche.

Ristoranti e bar. I servizi di ristorazione, tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e, inoltre, circoli ricreativi in cui si somministrano alimenti e bevande, sono consentiti sino alle 24 con consumazione al tavolo, e fino alle 21 al banco o in piedi. Alle 24 il locale dovrà chiudere. Sono sempre vietati gli assembramenti all'esterno (sulla strada) e all'interno dei locali: il gestore risponde solidalmente con i trasgressori e deve assicurare che i clienti seduti ai tavoli mantengano tra loro il distanziamento interpersonale di non meno di un metro. Mascherine sempre su a eccezione del momento in cui consumano alimenti o bevande. E obbligatorie sempre per il personale.

Le sanzioni. Oltre alle sanzioni amministrative pecuniarie, per chi viola questi obblighi, l’ordinanza prevede: per la prima violazione a una o più delle prescrizioni si dispone la chiusura dell'attività per 5 giorni; per la seconda, la chiusura dell'attività per dieci giorni; per la terza violazione si dispone la chiusura dell'attività per quindici giorni e dalla quarta per trenta giorni. Nei pubblici esercizi, nelle attività che erogano servizi alla persona, nelle palestre, negli uffici pubblici e privati e nelle attività commerciali è vietato mettere a disposizione della clientela riviste.

Le feste. Rimane ferma la sospensione delle attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento. Sono vietate le feste, anche quelle private, a eccezione di quelle legate alle cerimonie civili e di qualsiasi fede religiosa che sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone. Non c’è invece alcun riferimento al divieto di avere più di sei ospiti ma, pur senza numeri, bisogna rifarsi al divieto di assembramento anche in luoghi privati.



Video

Raggiunto l'accordo per la Giunta, Alessandra Todde: «I nomi degli assessori subito dopo Pasqua»

Le nostre iniziative