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In arrivo nuovi apparecchi per igienizzare l’aria

In arrivo nuovi apparecchi per igienizzare l’aria

OSSI. La giunta dell’Unione del Coros ha approvato una variazione di bilancio per l’acquisto di apparecchi professionali atti all’igienizzazione dell’aria. Questi apparecchi, funzionali alle misure...

17 ottobre 2020
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OSSI. La giunta dell’Unione del Coros ha approvato una variazione di bilancio per l’acquisto di apparecchi professionali atti all’igienizzazione dell’aria. Questi apparecchi, funzionali alle misure di contrasto dell’emergenza epidemiologica da coronavirus, saranno destinati ai comuni del territorio del Coros che li metteranno a disposizione delle strutture pubbliche in caso di urgenza.

La variazione al bilancio prevede un intervento a favore del servizio associato di Protezione civile e l’acquisto delle attrezzature portatili per la sanificazione è finanziato con 60mila euro. Si tratta di micro-nebulizzatori brevettati e di ultima generazione che possono essere trasportati con molta facilità da un ambiente all’altro e sono in grado di sanificare almeno 15.000 metri cubi a singola apparecchiatura. La tecnica utilizzata è la disinfezione per saturazione usando il perossido di idrogeno che incontrando l’ossigeno nell’aria si combina e procede alla sanificazione della stessa. L’intervento in stato d’urgenza arriva all’indomani della proroga dello stato d’emergenza al 31 gennaio 2021, con il quale non solo si prolungano nel tempo le precauzioni e le attenzioni al diffondersi del virus, ma si intensificano le misure di contenimento e di monitoraggio dell’epidemia. Nella somma finanziata sono previsti i corsi di aggiornamento per il personale che dovrà azionare e utilizzare i sanificatori e verificarne il corretto funzionamento. «Questa manovra – spiega il presidente del Coros Carlo Sotgiu – è pensata per sostenere i comuni nelle spese a garanzia della salubrità degli ambienti, della salute pubblica nelle scuole, uffici, biblioteche, centri sociali. Visto che la vita sociale ha subito un ridimensionamento e dobbiamo adeguarci alle norme vigenti, quantomeno gli spazi pubblici in cui viviamo, lavoriamo e studiamo, devono necessariamente costituire una sicurezza per il cittadino».

Mauro Tedde



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