Tentato omicidio in via Micca, Loriga scarcerato
SASSARI. Il tribunale del Riesame, accogliendo la richiesta dell’avvocato Maria Lia Basoli, ha scarcerato Michele Loriga, il 49enne che aveva colpito al fianco con un fendente il rivale Emanuele...
20 ottobre 2020
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SASSARI. Il tribunale del Riesame, accogliendo la richiesta dell’avvocato Maria Lia Basoli, ha scarcerato Michele Loriga, il 49enne che aveva colpito al fianco con un fendente il rivale Emanuele Loriga, di 36 anni, dopo una brutta discussione scoppiata il 3 ottobre in un appartamento di via Pietro Micca.
L’indagato ora è uscito dal carcere di Bancali e andrà ai domiciliari a Cargeghe. Subito dopo il fatto aveva raccontato di essersi solo difeso da una brutale aggressione – tesi ribadita dall’avvocato Basoli al tribunale della libertà – tanto è vero che aveva riportato lesioni con prognosi di trenta giorni. E aveva aggiunto che rappresentava l’esito di una serie di provocazioni e molestie che da mesi il 36enne gli avrebbe rivolto.
A chiamare i carabinieri, intorno all’1.30 del mattino, erano stati alcuni testimoni che avevano assistito prima alla colluttazione e dopo al ferimento con il coltello. Emanuele Loriga, sanguinante, si era allontanato dall’abitazione del suo aggressore e aveva trovato rifugio in una casa poco distante dove abitano alcuni amici. E proprio lì era intervenuta l’ambulanza del 118 che gli aveva prestato le prime cure prima di trasportarlo al pronto soccorso del Santissima Annunziata dove era stato ricoverato per una sospetta perforazione del polmone.
Michele Loriga, invece, era stato arrestato in flagranza dai carabinieri e dopo l’udienza di convalida era finito a Bancali.
L’indagato ora è uscito dal carcere di Bancali e andrà ai domiciliari a Cargeghe. Subito dopo il fatto aveva raccontato di essersi solo difeso da una brutale aggressione – tesi ribadita dall’avvocato Basoli al tribunale della libertà – tanto è vero che aveva riportato lesioni con prognosi di trenta giorni. E aveva aggiunto che rappresentava l’esito di una serie di provocazioni e molestie che da mesi il 36enne gli avrebbe rivolto.
A chiamare i carabinieri, intorno all’1.30 del mattino, erano stati alcuni testimoni che avevano assistito prima alla colluttazione e dopo al ferimento con il coltello. Emanuele Loriga, sanguinante, si era allontanato dall’abitazione del suo aggressore e aveva trovato rifugio in una casa poco distante dove abitano alcuni amici. E proprio lì era intervenuta l’ambulanza del 118 che gli aveva prestato le prime cure prima di trasportarlo al pronto soccorso del Santissima Annunziata dove era stato ricoverato per una sospetta perforazione del polmone.
Michele Loriga, invece, era stato arrestato in flagranza dai carabinieri e dopo l’udienza di convalida era finito a Bancali.