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Sassari

Raid a Sassari: «Aggredito dai ragazzini per aver negato l’alcol»

di Luca Fiori
Raid a Sassari: «Aggredito dai ragazzini per aver negato l’alcol»

Il commerciante ha raccontato di essere stato circondato da dieci minori. Una 14enne avrebbe reagito dopo la richiesta di esibire la carta d’identità

21 ottobre 2020
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SASSARI. Circondato e aggredito da una banda di ragazzini assetati, a cui avrebbe negato il rifornimento di alcol per lo sballo del sabato sera tra i vicoli del centro, prima di rientrare a casa per la cena in famiglia. La più agguerrita – stando al racconto di Abdul Subhen, commerciate 41enne del Bangladesh – sarebbe stata una ragazzina di appena 14 anni che davanti alla richiesta del documento d’identità avrebbe reagito aprendo il frigo degli alcolici e messo le mani su una bottiglietta di Campari.

«Ho tentato di fermarla – racconta Abdul nel suo mini market in via Al Carmine, a due passi da largo Cavallotti – ma sono stato colpito al volto mentre le chiedevo di lasciare la bottiglia. Poi quei ragazzini sono fuggiti e io ho chiamato la polizia locale».

Gli agenti sono arrivati subito dopo e in soccorso di Abdul si sono avvicinati anche alcuni commercianti della zona. «È un brav’uomo – spiegano i suoi vicini di attività – avere a che fare con questi ragazzini sta diventando un vero problema, specialmente il fine settimana».

Gli uomini in divisa hanno ascoltato il racconto del commerciante e iniziato immediatamente le indagini. Purtroppo non potranno essere d’aiuto le immagini del sistema di videosorveglianza del mini market, risultate di pessima qualità. Il mini market era già finito sotto la lente della polizia locale all’inizio dell’anno quando il commerciante era stato sorpreso a vendere alcolici proprio a dei ragazzini. La chiusura per un mese e la sanzione lo hanno reso irreprensibile. «Ho messo i cartelli fuori – racconta il commerciante –ma i ragazzini sono arroganti, entrano in dieci nel negozio e vogliono da bere. Io ora ho paura».

A conferma del suo racconto le continue lamentele dei residenti della zona. «Il venerdì e il sabato pomeriggio – spiega una coppia che vive a pochi passi dal mini market – il centro è invaso da giovanissimi che bevono e fumano in queste stradine fino a stordirsi. Il controllo non può essere demandato a un commerciante. I genitori dove sono?».

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