La Nuova Sardegna

Sassari

Cristo Risorto, l’oratorio ha la firma

Cristo Risorto, l’oratorio ha la firma

Don Murgia ha sottoscritto l’atto del Comune che cede il terreno alla parrocchia

21 ottobre 2020
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PORT TORRES. Si è aggiunto un altro tassello importante per la realizzazione del centro sociale e culturale a favore della comunità parrocchiale di Cristo Risorto. Lunedì mattina all’interno del palazzo comunale don Michele Murgia ha infatti apposto la firma sull’atto ufficiale che cede alla parrocchia, per i prossimi 99 anni, una superficie di 2mila e 400 metri quadri nel terreno all’incrocio tra via Balai e via Emilio Lussu.

Uno standard comunale prospiciente l'asilo di via Balai e poco lontano dalla chiesa di Cristo Risorto, che sarà valorizzato con una struttura polivalente a favore dei giovani e della collettività turritana. Un atto pubblico di cessione, convalidato dalla presenza della segreteria comunale Marina Piras e del dirigente del Patrimonio Franco Satta. Nei mesi scorsi anche il consiglio comunale aveva deliberato all’unanimità la proposta avanzata dalla comunità parrocchiale di Cristo Risorto, per un progetto di architettura diffusa con tre edifici indipendenti tra loro per divulgare cultura, sport e catechismo. Ora le energie di don Murgia e dei tecnici che fin da subito hanno dato la propria disponibilità si concentreranno per rendere esecutiva la fase progettuale. Poi le energie convergeranno sul reperimento dei fondi. Molte le aspettative che hanno accompagnato il progetto fin dai suoi primi passi, nel novembre 2013, e tra i promotori principali che non si sono arresi alle complicanze burocratiche c’è l’ex consigliere comunale Massimo Piras. Tanti anche i laici che hanno aderito, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze attraverso un vero e proprio esercizio di pazienza.

Ora si va avanti spediti, per regalare a una zona in piena espansione demografica, con un comunità ecclesiastica sempre più vivace, un luogo protetto dove poter creare un laboratorio e una scuola di vita su cui poggiare nuove e più solide fondamenta per le future generazioni. Chissà se in questi in giorni, a ridosso della manifestazione “Musica Maestro”, anche a don Antonio Sanna non sia scappato un sorriso dopo la cessione del terreno . (g.m.)

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