La Nuova Sardegna

Sassari

«Nessuna violenza, Dore va assolto»

«Nessuna violenza, Dore va assolto»

Caso Alzheimer, l’avvocato Tempesta: l’accusa di associazione è infondata

21 ottobre 2020
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SASSARI. «Questo processo non s’era da fare né ieri, né oggi, né mai». Ha scomodato anche Alessandro Manzoni ieri mattina l’avvocato Giuseppe Tempesa, difensore del neurologo di Ittiri Giuseppe Dore e altri dieci dei 21 imputati tra medici, politici, dirigenti Asl dell’epoca e familiari di pazienti accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, abuso d’ufficio, maltrattamenti, lesioni, sequestro di persona e omicidio colposo.

Durante le cinque ore di arringa in corte d’Assise il difensore ha provato a smontare le accuse della Procura della Repubblica di Sassari e non ha risparmiato una frecciata indirizzata alla stampa locale, che nel raccontare la vicenda non avrebbe reso un buon servizio – ha attaccato l’avvocato Tempesta – e non sarebbe stata imparziale. Secondo il difesnore l’accusa di associazione a delinquere sarebbe infondata e mancherebbe il dolo per quanto riguarda i maltrattamenti contestati agli imputati. Quanto alla Psiconeuroanalisi, la terapia per la cura dell’Alzheimer e di altre demenze definita “geniale” dal suo ideatore Giuseppe Dore, per l’avvocato Tempesta ci sarebbero le prove viventi della sua efficacia, rispondendo così al procuratore capo Gianni Caria che al momento di formulare le richieste di condanna aveva detto: «Ma le guarigioni dove sono? E soprattutto dove sono e chi sono i guariti? Nessuno si è seduto su questa sedia per dire: “Grazie a dottor Dore sono guarito”. Perché non sono qui come testimoni?» .

«Avremmo anche potuto portare i pazienti guariti in aula – ha risposto il legale – ma sarebbero entrati da testimoni e non sappiamo come sarebbero usciti».

Il processo proseguirà il 27 ottobre con le arringhe degli avvocati Elias Vacca e Antonello Pais, difensori del fisiatra Mario Piredda. Per Giuseppe Dore il pubblico ministero ha già chiesto sei anni di reclusione, quattro per i colleghi medici Marinella D’Onofrio, Massimo Lai e Mario Piredda. Richiesta di condanna a due anni anche per il consigliere regionale Antonello Peru e a un anno e tre mesi per l’ex manager dell’Asl di Sassari Marcello Giannico e per l’ex direttore sanitario Nicolò Licheri.

A due anni e sei mesi per il braccio destro di Dore, Salvatore Fadda e a due anni per Gianfranco Dettori, Maria Giuseppa Irde, Stefania Serra, Salvatore Dore, e per Elena, Antonia e Luisa Cossu. Un anno e dieci mesi, invece, per Ornella Bombardieri, Andrea Di Carlo, Carolina Greco, Alfonso Di Stavolo, Maria Luigia Cani. Un anno e 4 mesi, infine, per Federico Belli. (l.f.)

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