La Nuova Sardegna

Sassari

l’ospedale 

«Sanità in crisi tra posti esauriti e operazioni sospese»

SASSARI. «I dati dei ricoveri non sono mia pertinenza, ma oggi voglio darvi un quadro completo di quello che intendo quando parlo di ospedale allo stremo». Inizia così la seconda parte del report del...

22 ottobre 2020
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SASSARI. «I dati dei ricoveri non sono mia pertinenza, ma oggi voglio darvi un quadro completo di quello che intendo quando parlo di ospedale allo stremo». Inizia così la seconda parte del report del sindaco Nanni Campus, che dopo avere sciorinato i numeri del virus in città entra nei corridoi dei reparti dell’hub cittadino: «Dove – sottolinea – è stata sospesa la normale attività chirurgica. Tutti gli anestesisti disponibili infatti sono trasferiti e impegnati per i reparti Covid».

Anche in questo caso i dati sono impietosi: «Su 40 posti letto disponibili al reparto Infettivi ci sono 44 ricoverati. Sono quindi quattro i pazienti sistemati su letti d’appoggio. Poi ci sono 24 pazienti ricoverati in Pneumologia, 6 in Clinica medica e 6 al Policlinico. In terapia intensiva ci sono 13 pazienti ricoverati (di cui uno solo sassarese) su 14 posti. Ma ci sono ben tre pazienti che si stanno aggravando, e che potrebbero avere bisogno già oggi di un posto».

«La Regione – continua il sindaco – si sta finalmente attivando per reperire nuovo personale, e aprire le terapie intensive di Alghero e Ozieri, ma è evidente che non si potrà andare avanti a lungo moltiplicando letti, e sottraendo spazi, personale e risorse alle altre patologie».

«La situazione di Sassari – sottolinea il sindaco – è diversa da Cagliari, perché pur essendo un hub abbiamo un unico ospedale. Che dobbiamo assolutamente tenere “pulito”, ma che inevitabilmente è anche un centro Covid, che fa fronte ai ricoveri di tutto il nord Sardegna, e non solo. Questo ci deve fare stare ancora più attenti. Se l’ospedale collassa con lui collassa la città. Penso che dovrebbe essere un pensiero sufficiente a convincere chi ancora pensa che indossare la mascherina sia un insostenibile fastidio». (g.bua)

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