La Nuova Sardegna

Sassari

Un milione per viale Trento

di Giovanni Bua
Un milione per viale Trento

Lo chiede il Comune alla Regione per la messa in sicurezza. A giorni la riapertura per i pedoni

23 ottobre 2020
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SASSARI. Un milione di euro per viale Trento. È quanto il Comune sta chiedendo alla Regione per mettere in sicurezza il terrapieno che attraversa le valli, e la strada chiusa al traffico veicolare e pedonale dal 24 settembre a causa di un preoccupante smottamento di cui ancora si cerca la causa.

Un’arteria che collega al centro la parte alta della città, recisa con cartelli e transenne che stanno creando grandissimi disagi alla popolazione e agli esercizi commerciali, di fatto isolati. E, proprio per venire incontro ad alcune di queste esigenze, il Comune sta lavorando a riaprire la strada almeno ai pedoni. In questi giorni si sta studiando un sistema di passerelle, per consentire il transito a una persona per volta, e si stanno posizionando dei cancelli, che potrebbero già essere aperti nel fine settimana. E che saranno però chiusi al primo cenno di maltempo.

Precauzione indispensabile per una situazione tutt’altro che sotto controllo. Se infatti i rilievi fatti dall’amministrazione comunale hanno certificato che il tunnel lungo 74 metri che attraversa il terrapieno di viale Trento non mostra segni di cedimento, passando la palla ad Abbanoa che in tempi brevissimi dovrà verificare se ci siano perdite lungo la condotta fognaria sotto il piano stradale del viale, i tecnici di Palazzo Ducale stanno continuando con i carotaggi e le perforazioni fino a 30 metri di profondità, per valutare l'entità della voragine e la tenuta generale del rilevato.

La convinzione comunque è che serva un intervento profondo, di revisione del terrapieno. Che risolva una volta per tutte anche i problemi di pericolosità idraulica che costano all’intero sistema della valli una classificazione di massimo rischio (Hi4) che di fatto blocca qualsiasi ipotesi di interventi edilizi e di riqualificazione.

Il Comune ha già messo in campo, qualche settimana fa, un corposo progetto da 5 milioni presentato al ministero degli Interni, con il quale sta cercando di sedersi al tavolo nel quale verrà spartita la maxi torta da 350 milioni di finanziamenti per la messa in sicurezza del territorio che verranno erogati nel 2021, che basterebbe a mettere in sicurezza tutto il sistema delle valli (comprese la parte terminale di via Fancello e viale Trieste).

Ma il crollo ha richiesto una ulteriore accelerazione. Ecco quindi l’idea di approvare nella seduta di giunta di ieri mattina un “documento preliminare alla progettazione” presentato dall’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Gianfranco Meazza e redatto con un contenuto con caratteristiche vicine anche al progetto definitivo, che lo rende idoneo per accedere alla richiesta di finanziamento regionale.

Con il milione e 100mila euro chiesti alla Regione Palazzo Ducale intende finanziare il proseguo delle indagini geologiche, idrologiche e geotecniche finalizzate ad individuare le cause che hanno dato origine al cedimento e ad individuare la soluzione progettuale da affinare con i successivi livelli di progettazione. Proseguire con il sistema di monitoraggio continuo per studiare in progress l’evoluzione del fenomeno e garantire costantemente la sicurezza del passaggio pedonale.

In una seconda fase si procederà poi all’affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura della progettazione definitiva e della progettazione esecutiva dell’intervento, e all’affidamento della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori.

Nella terza e ultima fase all’appalto di esecuzione dei lavori sulla base del progetto esecutivo. Il tutto, in presenza del via libera della Regione, in tempi ultra contingentati vista la criticità dell’intervento.

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