Nel camion animali senza acqua e cibo
di Gianni Bazzoni
Bloccato dalla Polstrada sulla Sassari-Olbia: nelle cassette 4700 tra polli, faraone e quaglie. Sanzioni per 28mila euro
25 ottobre 2020
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SASSARI. Il camion era partito dall’Emilia Romagna ed era diretto verso il sud della Sardegna, pare a Sestu dove gli animali dovevano essere consegnati a un impianto di macellazione per poi essere distribuiti nei vari punti vendita. Gli agenti della polizia stradale l’hanno fermato sulla Sassari-Olbia e hanno accertato una serie di irregolarità nel trasporto di quasi 4700 esemplari vivi tra pollastre, polli, faraone, tacchini e quaglie, che sono risultati privi di cibo ed acqua da almeno 24 ore. Il conducente del camion - che poi è risultato essere un pensionato, senza le necessarie autorizzazioni per questo tipo di trasporto – è incorso così in 25 infrazioni che sono state contestate dagli agenti dei distaccamenti di Olbia e Tempio e che hanno fatto scattare una sanzione di 28mila euro.
L’intervento degli agenti - guidati dal dirigente Inti Piras - è scattato nell’ambito dei controlli specifici riferiti al trasporto di animali vivi. Il mezzo, stando agli accertamenti della Polstrada, era partito dall’Emilia Romagna ed era effettuato per conto proprio da un’azienda della provincia di Cagliari. Un trasporto compreso nella categoria dei “lunghi viaggi” perché superiore alle 24 ore, regolamentato da una rigorosa normativa per far fronte al benessere animale, con prescrizioni specifiche sia a carico del conducente che del mezzo di trasporto utilizzato. E dalle verifiche, sono emerse numerose violazioni, tanto da fare scattare anche l’intervento di personale del Servizio Veterinario della Assl di Olbia. Il controllo congiunto ha portato anche al rinvenimento di 19 scatole di cartone contenenti 300 quaglie, senza alcun tipo di tracciamento documentale, che erano state occultate sotto le altre gabbie. Nel complesso sono state contestate di 25 infrazioni amministrative alle norme sul trasporto di animali vivi, per un totale di oltre 28mila euro. E tra queste, numerose sono state le violazioni alle norme specifiche per la tutela del benessere animale.
Nello sviluppo dell’indagine è emerso anche che il camion utilizzato non era autorizzato per il trasporto di animali vivi nei lunghi viaggi, ma solo per quelli considerati brevi (inferiori alle 12 ore se effettuati all’interno del territorio nazionale). E il conducente, un pensionato che espletava lavoro occasionale per conto dell’impresa di trasporto, non era munito del certificato di guardiania, che viene rilasciato solo a seguito della frequenza di un corso di formazione specifico. L’autista ha esibito un attestato di partecipazione al corso che è risultato essere falso. Per questo è stato anche denunciato all’autorità giudiziaria.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’intervento degli agenti - guidati dal dirigente Inti Piras - è scattato nell’ambito dei controlli specifici riferiti al trasporto di animali vivi. Il mezzo, stando agli accertamenti della Polstrada, era partito dall’Emilia Romagna ed era effettuato per conto proprio da un’azienda della provincia di Cagliari. Un trasporto compreso nella categoria dei “lunghi viaggi” perché superiore alle 24 ore, regolamentato da una rigorosa normativa per far fronte al benessere animale, con prescrizioni specifiche sia a carico del conducente che del mezzo di trasporto utilizzato. E dalle verifiche, sono emerse numerose violazioni, tanto da fare scattare anche l’intervento di personale del Servizio Veterinario della Assl di Olbia. Il controllo congiunto ha portato anche al rinvenimento di 19 scatole di cartone contenenti 300 quaglie, senza alcun tipo di tracciamento documentale, che erano state occultate sotto le altre gabbie. Nel complesso sono state contestate di 25 infrazioni amministrative alle norme sul trasporto di animali vivi, per un totale di oltre 28mila euro. E tra queste, numerose sono state le violazioni alle norme specifiche per la tutela del benessere animale.
Nello sviluppo dell’indagine è emerso anche che il camion utilizzato non era autorizzato per il trasporto di animali vivi nei lunghi viaggi, ma solo per quelli considerati brevi (inferiori alle 12 ore se effettuati all’interno del territorio nazionale). E il conducente, un pensionato che espletava lavoro occasionale per conto dell’impresa di trasporto, non era munito del certificato di guardiania, che viene rilasciato solo a seguito della frequenza di un corso di formazione specifico. L’autista ha esibito un attestato di partecipazione al corso che è risultato essere falso. Per questo è stato anche denunciato all’autorità giudiziaria.
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