La Nuova Sardegna

Sassari

“App Giovani”, i ragazzi e il lockdown

di Barbara Mastino
“App Giovani”, i ragazzi e il lockdown

Nel distretto sanitario di Ozieri grande successo per il questionario online finalizzato a conoscere paure e speranze

29 ottobre 2020
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OZIERI. Sono emersi risultati interessanti, dai quali scaturiranno nuove iniziative, dal progetto del servizio “App Giovani” del centro per la famiglia Lares del Plus di Ozieri “#larestoacasa - giovani e isolamento”, che nel periodo del lockdown ha distribuito e raccolto dei questionari on-line tra i ragazzi per chiedere le loro impressioni sulla pandemia e per scoprire come stavano trascorrendo il proprio tempo. Distribuito ai ragazzi tra i 13 e i 35 anni di tutti i sedici comuni del distretto sanitario, il questionario ha fornito tantissime informazioni su come i giovani stavano trascorrendo il loro tempo a casa; su come, e se, stesse cambiando il rapporto con la famiglia e con gli amici; sul loro vissuto, le paure e le speranze, i passatempi. Il questionario è stato compilato da circa 700 giovani, di cui 592 residenti nel distretto: «Un numero importante – dicono gli operatori – che ci porta a riflettere sul fatto che l’iniziativa online ha determinato una più cospicua partecipazione di giovani, rispetto ai più classici interventi in presenza». Un successo, quindi, anche tra i ragazzi che non hanno scelto l’anonimato, cosa dimostrata dal fatto che tanti ragazzi hanno lasciato, al termine della compilazione, i loro contatti (mail e telefono) per essere coinvolti in tutte le iniziative ed attività del servizio.

La rilevazione dei dati è ancora in corso, ma già sono ai blocchi di partenza le altre fasi del progetto “Diario Covid19”, una raccolta di racconti dei vissuti nel periodo di lockdown sia dei giovani sia dei soggetti istituzionali, invitati a raccontare le iniziative per i giovani nel periodo dell’isolamento, e “Tg/web series Lares”, ultima parte del progetto che prevede anche la messa “in onda” delle interviste che si stanno effettuando in queste settimane tramite dei video realizzati dagli stessi ragazzi.

Positivo quindi il bilancio delle attività degli operatori del’equipe del servizio App Giovani, composta da due educatrici con una specifica formazione professionale nella formulazione e attuazione di progetti socio-educativi e da un animatore territoriale che cura l’organizzazione di eventi e la comunicazione, durante la pandemia, che se pure ha comportato una rimodulazione delle attività ha per questo consentito nuove modalità di lavoro che hanno aperto nuovi interessanti scenari nella progettazione rivolta ai più giovani e nelle politiche giovanili. Allo stesso tempo prosegue il lavoro del servizio anche in altri ambiti, che nell’ultimo periodo lungi dal comprimersi si sono ampliati: di recente l’App Giovani è infatti entrato ufficialmente a far parte del progetto europeo “Erasmus +”.

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