É morto Pietro Madeddu, città in lutto
Dirigente sardista, amministratore comunale e uomo di sport: aveva 66 anni
29 ottobre 2020
2 MINUTI DI LETTURA
PORTO TORRES. Ieri è morto improvvisamente il presidente del Porto Torres calcio Pietro Madeddu, 66 anni lo scorso 3 agosto, sportivo a tutto tondo e amministratore per una vita con la casacca del Partito Sardo d’Azione. Era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Sassari per accertamenti clinici, ma nel primo pomeriggio di ieri non è purtroppo riuscito a superare una improvvisa crisi cardiaca. In età giovanile Pietro Madeddu giocava a basket con l’Aics, a disposizione di coach Bruno Sotgiu, però la sua passione vera è stata sempre il calcio sia da tifoso che da dirigente calcistico. La prima avventura nelle veste di presidente fu quella della Proturris, anni Novanta, nuova società che riuscì a creare con il supporto di tanti amici e dirigenti che lo seguirono nell’impresa calcistica.
Con i colori gialloverdi radunò tutti gli atleti-amici che anni prima avevano militato nelle serie superiori, vincendo due campionati consecutivi dalla Terza alla Prima categoria con la guida di mister Salvatore Pirino. Un intervallo sportivo importante, che si concluse qualche anno dopo. Quando il pallone turritano scivolò però in una crisi economica profonda, circa sei anni fa, fu ancora Madeddu ad andare in soccorso della società rossoblù salvando il titolo sportivo e anche la categoria. Un compito che ha portato avanti con pochi dirigenti e animato da una passione, talvolta sopra le righe per l’amore verso uno sport dove si era impegnato sino alla fine. Solo qualche settimana fa era sulle tribune dello stadio per annunciare da speaker le formazionipronte a scendere in campo e gli spot pubblicitari locali per dare supporto alla società.
L’avventura politica con i Quattro Mori, negli anni lo ha portato a rivestire le cariche di vicesindaco, presidente del consiglio, assessore e consigliere comunale. Il sardismo nel cuore come impegno politico tra la gente comune. Il calcio per permettere alla squadra della sua città di poter recitare sempre un ruolo da protagonista. Pietro Madeddu, un combattente coraggioso, generoso. La città perde uno dei suoi figli legati ai valori semplici, alle tradizioni della Sardegna e ai giovani. (g.m.)
Con i colori gialloverdi radunò tutti gli atleti-amici che anni prima avevano militato nelle serie superiori, vincendo due campionati consecutivi dalla Terza alla Prima categoria con la guida di mister Salvatore Pirino. Un intervallo sportivo importante, che si concluse qualche anno dopo. Quando il pallone turritano scivolò però in una crisi economica profonda, circa sei anni fa, fu ancora Madeddu ad andare in soccorso della società rossoblù salvando il titolo sportivo e anche la categoria. Un compito che ha portato avanti con pochi dirigenti e animato da una passione, talvolta sopra le righe per l’amore verso uno sport dove si era impegnato sino alla fine. Solo qualche settimana fa era sulle tribune dello stadio per annunciare da speaker le formazionipronte a scendere in campo e gli spot pubblicitari locali per dare supporto alla società.
L’avventura politica con i Quattro Mori, negli anni lo ha portato a rivestire le cariche di vicesindaco, presidente del consiglio, assessore e consigliere comunale. Il sardismo nel cuore come impegno politico tra la gente comune. Il calcio per permettere alla squadra della sua città di poter recitare sempre un ruolo da protagonista. Pietro Madeddu, un combattente coraggioso, generoso. La città perde uno dei suoi figli legati ai valori semplici, alle tradizioni della Sardegna e ai giovani. (g.m.)
