La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, un capitano dei barracelli rubava la legna

Sassari, un capitano dei barracelli rubava la legna

Scoperto dalla Forestale di Sassari che pochi giorni prima aveva chiesto la collaborazione per la vigilanza contro i furti

30 ottobre 2020
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SASSARI. Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale - impegnato in una azione di controllo su un vasto territorio per contrastare vari reati e arginare i furti di legna - aveva chiesto la collaborazione (in alcune realtà specifiche) delle compagnie barracellari (che agiscono appunto in aree rurali). Ma la sorpresa è stata grande quando gli agenti hanno sorpreso un uomo intento a tagliare legna (in parte aveva già caricato su un mezzo): si trattava di un capitano, responsabile locale dei barracelli.

In collaborazione con il personale della stazione Forestale del territorio, gli agenti hanno proceduto al sequestro penale del legname, nonché della motosega utilizzata dal barracello per eseguire i tagli. Motosega elettrica che, non a caso, é stata scelta perchè a differenza di quelle a motore a scoppio produce pochissimo rumore, in modo da evitare di mettere in allerta la vigilanza. Secondo l’ipotesi investigativa del personale della Forestale, già da diversi giorni il responsabile dei barracelli aveva iniziato l’attività sottraendo dal bosco di proprietà comunale - che lui stesso avrebbe avuto il compito di tutelare per dovere istituzionale - diversi quintali di legna.

Dei fatti è stata informata l’autorità giudiziaria. Il capitano dei barracelli è stato denunciato per il reato di furto aggravato e danneggiamento.

Il direttore dell’Ispettorato Forestale di Sassari Giancarlo Muntoni ha inoltre provveduto a segnalare l’accaduto al prefetto, al questore e al sindaco del Comune interessato «affinchè vengano presi gli opportuni provvedimenti in merito».

Continua la costante attività di vigilanza e controllo del territorio da parte del Corpo forestale e di vigilanza ambientale finalizzata alla tutela dell’ambiente e a prevenire e reprimere i reati di diversa natura all’interno delle aree demaniali di proprietà della Regione autonoma della Sardegna e in quelle di massima tutela ambientale.

Il Servizio ripartimentale del Corpo forestale di Sassari, fin dai primi del mese di settembre, ha intensificato e reso più incisivi i controlli sul territorio chiedendo la collaborazione del personale di alcune compagnie barracellari facenti capo alla propria giurisdizione, affinché coadiuvassero il personale del Corpo forestale nelle attività di monitoraggio delle aree pubbliche maggiormente esposte ad attività quali il bracconaggio, il furto di sughero e legname.

Quello dei furti di legna messi a segno da persone che in realtà dovrebbero vigilare che i furti avvengano è un problema che era stato sollevato più volte in passato. Anche se non sempre è stato possibile dimostrare le responsabilità. Per questo l’attività di controllo è stata delegata in modo specifico al Nucleo investigativo. Lo stesso che in più occasioni ha scoperto che in occasioni di incendi ad accendere il fuoco era stato qualche operatore che doveva invece concorrere a spegnere le fiamme. (g.b.)



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