La Nuova Sardegna

Sassari

Un bonus solidale per non far fallire le imprese di Pattada

di Elena Corveddu
Un bonus solidale per non far fallire le imprese di Pattada

PATTADA. Un bonus solidale urgente per le imprese di Pattada. «Intendiamo sostenere la stabilità delle attività economico- produttive locali, in relazione alla situazione determinatasi per effetto...

30 ottobre 2020
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PATTADA. Un bonus solidale urgente per le imprese di Pattada. «Intendiamo sostenere la stabilità delle attività economico- produttive locali, in relazione alla situazione determinatasi per effetto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19» hanno detto gli amministratori.

Il bonus “Sosteniamo le imprese” consiste in una tantum da erogare in relazione alle tipologie di imprese: il contributo massimo erogabile è di mille euro.

Il cinquanta percento delle somme a disposizione, pari a 23.425, euro verranno erogate a tutte le attività che presenteranno richiesta di contributo con una quota fissa a seconda delle domande presentate, con una quota variabile relativamente alla quota Tari dei tributi che le stesse attività devono corrispondere al Comune di Pattada e alle attività che a seguito di chiusura per decreto hanno continuato a lavorare in misura ridotta.

Sarà prioritaria la concessione del contributo alle imprese che hanno sospeso l’attività per effetto del decreto del 22 marzo scorso. Non verranno prese in considerazione dal Comune le imprese non iscritte alla Camera di Commercio, non titolari di partite Iva e quelle che effettuano vendita di prodotti e servizi on line.

Il beneficio erogato dal Comune di Pattada sarà cumulabile con il contributo di seicento euro previsto dal decreto “Cura Italia”.

L’impresa che chiede accesso al beneficio deve essere attiva alla data del 29 febbraio 2020 a tutt’oggi. Le domande per ottenere la concessione del bonus “Sosteniamo le imprese” dovranno essere presentate all’indirizzo protocollo.pattada@pec.comunas.it oppure consegnata previo appuntamento telefonico all’ufficio protocollo del Comune. La metà delle somme messe a disposizione dal Comune verranno assegnate alle attività che a seguito di chiusura per decreto hanno continuato a lavorare in misura ridotta e a chi presenterà richiesta di contributo con una quota fissa a seconda delle domande presentate, con una quota variabile relativamente alla quota Tari dei tributi che le stesse attività devono corrispondere al Comune.

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