La Nuova Sardegna

Sassari

Circoli privati: «Fateci aprire almeno al mattino»

Circoli privati: «Fateci aprire almeno al mattino»

In città sono centinaia e in molti quartieri sono le uniche opportunità di aggregazione per gli anziani

01 novembre 2020
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SASSARI. «Fateci aprire almeno al mattino, così come è stato concesso a bar e ristoranti. Siamo disperati, se non moriremo di covid moriremo di fame».

C’erano anche i rappresentanti delle centinaia di circoli privati della città, venerdì sera in piazza d’Italia per contestare il Dpcm del 24 ottobre che di fatto ha tagliato le gambe all’intero comparto dei circoli ricreativi che da «troppo tempo – spiega il presidente provinciale della Fenalc (federazione nazionale liberi circoli) Giovanni Ruiu – sono in balia delle onde, nonostante le precauzioni e i provvedimenti sanitari presi alla stessa stregua di bar e punti di ristorazione».

In città l’ordinanza del 26 ottobre firmata dal sindaco Nanni Campus non prevede specificamente la chiusura dei circoli, ma rimanda il tutto alla decisione presa dalla Presidenza del Consiglio che ha disposto la chiusura dei circoli alla stregue delle palestre, delle piscine e dei centri termali e di quelli culturali.

«I circoli sono un tessuto importantissimo della società, soprattutto per la nostra città – spiega Giovanni Ruiu – sia in termini di aggregazione che di integrazione sociale, senza dimenticare che rappresentano una delle componenti fondamentali dell’economia del terzo settore. Un’altra chiusura porterebbe alla morte di tutti i circoli – prosegue Ruiu – già falcidiati da tasse e locazioni di immobili, si arriverebbe a mettere una pietra tombale sulle nostre attività. A nome di tutti i circoli privati della città e delle famiglie che sopravvivono dalle loro gestioni – conclude il presidente della Fenalc – chiediamo che venga valutata, sempre che non si arrivi a un altro lockdown, la possibilità di poter aprire dal mattino al pomeriggio come accade per i bar e i ristoranti».

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