La Nuova Sardegna

Sassari

Comune e Kibernetes difendono l’appalto tributi

Comune e Kibernetes difendono l’appalto tributi

Sorso, l’amministrazione e la società respingono le accuse dell’Anacap L’associazione ha inviato un esposto all’Anac e alla Procura della Corte dei Conti

07 novembre 2020
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SORSO. Il Comune di Sorso e la società Kibernetes respingono le accuse di illegittimità dell’affidamento per gli accertamenti dell’ufficio Tributi. L’ente e la società hanno diffuso due note distinte per contestare a vario titolo l’esposto inviato nei giorni scorsi all’Anticorruzione (Anac), alla Procura della Corte dei conti e al sindaco dall’Associazione nazionale aziende concessionarie servizi entrate enti locali (Anacap).

Nella nota firmata dalla dirigente del settore finanziario, Nicolina Cattari, viene rigettato integralmente le tesi sostenute nell’esposto. Il Comune contesta, prima di tutto, il fatto che in passato la Kibernetes abbia gestito lo stesso servizio. «Il progetto presentato dalla società – si legge nel documento – nella sua componente relativa ai servizi al cittadino e realizzazione del cassetto fiscale, ha carattere fortemente innovativo, mai realizzato nel Comune di Sorso, destinato a fornire supporto ai cittadini nel pagamento dei tributi in autoliquidazione».

Uno dei cardini dell’esposto dell’Anacap riguarda la presunta violazione del principio di rotazione degli appalti. «Secondo le linee guida numero 4 dell’Anac – spiega ancora il comunicato del Comune – il principio si applica alle procedure rientranti nel medesimo settore merceologico, categorie di opere e settore di servizi degli affidamenti precedenti. Nel caso specifico il nuovo affidamento attiene settore merceologico diverso da quello precedente».

Il secondo nodo della denuncia dell’associazione nazionale degli agenti della riscossione riguarda i “titoli” della Kibernetes. Su questo punto Comune e ditta hanno posizioni simili e contrastanti alle tesi dell’esposto. «È opinione comune della dottrina accreditata che si è espressa proprio su questa problematica – si legge nel comunicato della società – che nelle more dell’adozione di un procedimento, le procedure di affidamento non possono richiedere un requisito “inesistente”, quale l’iscrizione a una sezione separata ad un albo. E non si può nemmeno sostenere che in assenza di un decreto ministeriale attuativo, le attività di supporto possano essere esercitate dalle sole società di riscossione». E ancora: «Con una nota pubblicata sul sito dedicato all’albo dei gestori per l’accertamento e della riscossione dei tributi locali, il ministero sottolinea che la sezione separata dell’albo e le misure di capitale previste nelle lettere c) e d) dello stesso comma 807 per lo svolgimento delle funzioni e delle attività di supporto e propedeutiche (…), non sono operative fino all’entrata in vigore del decreto previsto nel comma 805». L’ente di piazza Garibaldi, inoltre, sottolinea che quelli previsti nell’affidamento della Kibernetes sono «servizi a supporto e non in concessione». «La società – conclude la nota del Comune – ha ribadito, su richiesta della stessa dirigente dei servizi finanziari, di essere in possesso di tutti i requisiti di idoneità professionale che la legge riconosce alle aziende di servizi a supporto degli enti locali nell’emersione dei fenomeni evasivi». (s.sant.)



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