La Nuova Sardegna

Sassari

Droga, meccanico di Usini condannato a un anno

di Nadia Cossu
Droga, meccanico di Usini condannato a un anno

A casa dell’imputato trovati 52 grammi di cocaina. Il pm aveva chiesto tre anni Il giudice ha riconosciuto la lieve entità e gli ha restituito i 15mila euro sequestrati

08 novembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





USINI. Un anno di reclusione con sospensione condizionale della pena e 1500 euro di multa.

È la sentenza emessa dal giudice Elena Meloni nei confronti di Giuseppe Cocco, meccanico di Usini arrestato lo scorso agosto, perché trovato in possesso di 52 grammi di cocaina e 15mila euro in contanti che secondo i carabinieri della sezione operativa di Sassari sarebbero stati provento dell’attività di spaccio. Contestazione, quest’ultima, non riconosciuta dal giudice che, accogliendo la tesi dell’avvocato difensore Pierluigi Olivieri, ha disposto la restituzione al meccanico dei soldi sequestrati. Il legale ha infatti dimostrato che il giorno dell’arresto il suo assistito aveva messo da parte quei soldi perché doveva pagare due buste paga e una fattura. «Oltretutto – ha ribadito Olivieri durante la discussione – li aveva consegnati spontaneamente ai militari».

Due giorni fa, a conclusione del rito abbreviato condizionato alla produzione di documenti e all’audizione di alcuni testimoni, il pubblico ministero Ilaria Achenza ha chiesto che l’imputato (incensurato) venisse condannato a tre anni di carcere. L’avvocato difensore ha invece sollecitato l’applicazione del comma 5 (articolo 73 del Testo unico in materia di stupefacenti) che prevede una pena ridotta per i fatti “di lieve entità”. E il giudice ha accolto la richiesta.

Lo scorso 4 agosto i carabinieri si erano presentati nell’officina di Cocco, avevano fatto una perquisizione accurata con il supporto del nucleo cinofili di Abbasanta, arrivato a Usini con un’unità antidroga. Non avevano trovato nulla e si erano spostati quindi nell’abitazione privata e qui erano saltati fuori 52 grammi di cocaina – suddivisa in due involucri – e 15mila euro in contanti.

Il blitz nel centro del paese era scattato al termine di un’attività investigativa di tipo tradizionale, realizzata con lunghi servizi di osservazione e pedinamenti. Gli investigatori, in borghese, avrebbero accertato un via vai di ragazzini che gravitavano intorno al meccanico e avevano quindi deciso di intervenire.

Nei confronti di Cocco, dopo la convalida dell’arresto, era stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di firma tutti i giorni nella stazione dei carabinieri di Usini. I militari dell’Arma avevano avviato l’indagine dopo la richiesta di alcune famiglie del paese che avevano notato comportamenti strani da parte dei figli, molti ancora minorenni. Nel processo l’imputato ha giustificato quelle “visite” con la curiosità tipica dei ragazzini verso macchine e motori, e ha infatti confermato che andassero da lui non certo per prendere la cocaina ma per vedere come lavorava. In riferimento poi alla droga trovata in casa, l’avvocato Olivieri ha spiegato che se il suo assistito avesse avuto qualcosa da nascondere non avrebbe tenuto i due involucri in vista, come effettivamente erano. Da qui la condanna a una pena decisamente inferiore rispetto a quella chiesta dal pm.

In Primo Piano
Amministrative

L’annuncio di Massimo Zedda: «Anche Azione mi sosterrà con una lista». I 5 Stelle: «Subito un chiarimento»

di Umberto Aime

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative