La Nuova Sardegna

Sassari

Appalto rifiuti, si parte con uno sciopero

di Giovanni Bua
Appalto rifiuti, si parte con uno sciopero

Fp Cgil all’attacco: «L’azienda non rispetta le relazioni sindacali. E il sindaco Campus non interviene per mediare»

15 novembre 2020
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SASSARI. Parte in salita “Gretas”, il nuovo corso della raccolta cittadina che inizierà il primo dicembre. Un maxi appalto da 132 milioni per sei anni e sei mesi vinto da un raggruppamento temporaneo di imprese (unico partecipante al bando) che unisce Ambiente Italia (la joint venture tra Econord e Gesenu), la stessa Gesenu e la cesenate Formula Ambiente, tutte protagoniste della passata gestione, anche se con assetti divesi. Un passaggio teoricamente indolore dunque, che però così non è stato.

La Fp Cgil, che rappresenta circa metà dei 210 lavoratori , ha infatti dichiarato per sabato prossimo (ma la data potrebbe slittare per la concomitanza con un altro sciopero nazionale, ed è in corso un’interlocuzione con la commissione di garanzia) una giornata di astensione dal lavoro. Con il segretario generale Paolo Dettori che lamenta: «La totale interruzione delle relazioni sindacali con l’azienda». E giudica: «Davvero deludente il comportamento del sindaco Campus e della giunta, che dopo non aver convocato negli ultimi mesi gli incontri sugli asili nido e l’assistenza disabili, confermano la loro assenza anche in questo caso, mostrando totale disinteresse per una partita fondamentale per la città e per tantissimi lavoratori».

Tensione alle stelle dunque, salita per settimane per la mancata presentazione a sindacati e Rsu dell’elenco nominativo del personale con eventuali part time, livelli, mansioni e qualifica, che chi subentra nella gestione del servizio è tenuto per legge a fornire, anche se il passaggio è, come in questo caso, di fatto in continuità. Elenco più volte richiesto, e arrivato, peraltro in tre diverse versioni, solo dopo la proclamazione dello sciopero. Allegato a una pec nella quale Ambiente Italia: «Con tono sfottente e provocatorio ha messo in dubbio la serietà dei sindacati e mettere i dubbio la loro reale conoscenza del numero di dipendenti presenti nel cantiere di Sassari, il loro inquadramento, mansioni e livelli, e eventuali altre voci retributive». Personale, come è risultato dall’ultima versione dell’elenco presentata, è stato diviso tra le varie aziende componenti l’Ati aggiudicataria del nuovo appalto. Ma non basta. A preoccupare i sindacati infatti è la gestione degli spogliatoi in emergenza Covid e la situazione della riparazione dei mezzi al servizio della città. Tutti temi su cui la Fp Cgil insiste nel chiedere un confronto, che Ambiente Italia continua invece a negare.

Abbastanza per dichiarare una giornata di sciopero generale, durante la quale saranno garantiti solo i servizi minimi essenziali, considerando tale anche il servizio di raccolta utenze Covid «per il quale si chiede immediata trasmissione delle squadre e dei mezzi dedicati e anche delle misure di protezione individuali adottate».

«Diamo ampia disponibilità alla prefetta D’Alessandro – chiude la nota sindacale – visto il silenzio del sindaco Campus, per qualsiasi urgente convocazione del tavolo».

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