La Nuova Sardegna

Sassari

Sfida a folle velocità, lo butta fuori strada e poi lo aggredisce

di Luca Fiori
Sfida a folle velocità, lo butta fuori strada e poi lo aggredisce

L’inseguimento a notte fonda sulla Buddi Buddi  «Perché scappi? Ti ammazzo». Condannato un 28enne  

16 novembre 2020
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SASSARI. Prima aveva tentato di intimidirlo inseguendolo a tutta velocità con la macchina, puntandogli gli abbaglianti e lanciandogli sguardi di sfida dal finestrino. Poi lo aveva minacciato di morte e iniziato a speronarlo, costringendolo a fuggire per circa un chilometro in retromarcia, fino a farlo finire fuori strada a pochi metri da un torrente.

Il folle inseguimento lungo la Buddi Buddi era terminato con un’aggressione fisica: due pugni al volto, sferrati dal finestrino mentre il giovane finito fuori strada stava cercando di uscire, malconcio e spaventato, dall’abitacolo. Quando la polizia era arrivata sul posto l’aggressore si era già dileguato, ma dal numero di targa dell’auto gli agenti erano risaliti facilmente alla sua identità.

L’uomo, un sassarese di 28 anni, era finito a processo con l’accusa di minacce, lesioni aggravate e danneggiamento. Qualche giorno fa il 28enne sassarese residente in provincia di Torino, difeso dall’avvocato Marco Langiu, è stato condannato dal giudice Elena Barmina a otto mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 1000 euro, più le spese di costituzione di parte civile.

La vittima dell’aggressione, un 23enne sassarese assistito dall’avvocato Luca D’Alò, si era rivolta immediatamente alla polizia. Agli agenti era stato fornito il numero di targa e il modello dell’auto dell’aggressore che si era dileguato a bordo di una Lancia Y.

La folle corsa notturna sulla Buddi Buddi era iniziata con uno sguardo di sfida. Il giovane aggredito stava riaccompagnando alcuni amici a casa al termine di una serata trascorsa insieme.

Lungo la Buddi Buddi l’auto del 23enne si era ritrovata per caso davanti alla Lancia Y. Il 28enne, che viaggiava in compagnia di un amico, aveva iniziato a provocare gli occupanti dell’auto che lo precedeva. Prima aveva puntato gli abbaglianti contro la vettura, poi l’aveva superata, si era fermato in mezzo alla strada inserendo le quattro frecce e una volta sceso dall’abitacolo aveva iniziato a minacciare il 23enne. «Brutto bastardo, ti ammazzo». Il giovane e gli amici che erano con lui avevano preferito evitare guai e dopo aver fatto inversione erano riusciti ad allontanarsi.

Pochi istanti dopo la Lancia Y era però nuovamente dietro di loro. «Intanto ti prendo con la macchina» aveva urlato il 28enne mentre il 23enne e gli amici cercavano di raggiungere le loro abitazioni.

«Perché scappi? Ti ammazzo» aveva continuato a urlare l’autista della Lancia Y mentre il 23enne a un certo punto si era ritrovato a dover fuggire in retromarcia. Dopo alcune centinaia di metri percorsi con il rischio di finire in un corso d’acqua che costeggia la strada, l’auto in fuga era stata urtata ed era finita fuori in un campo. L’aggressore a quel punto, invece di prestare soccorso agli occupanti dell’auto finita fuori strada, si era avvicinato e aveva sferrato due pugni al volto all’autista attraverso il finestrino, poi si era dato alla fuga. I soccorsi erano arrivati immediatamente e poco dopo era scattata anche la denuncia.

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