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L’incompiuta “Lunardi” finisce a Montecitorio

L’incompiuta “Lunardi” finisce a Montecitorio

Deidda (FdI) presenta un’interrogazione parlamentare sulla tensostruttura mai ultimata al porto

19 novembre 2020
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PORTO TORRES. Una delle incompiute portuali più datate costruite all’interno dello scalo commerciale – la ex tensostruttura Lunardi – approda sui banchi parlamentari attraverso l’interrogazione presentata dal deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda. Il terminal crociere era stata finanziato dall’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi con una dotazione finanziaria di 3,288 milioni di euro per dare finalmente a quella porzione di porto che si affaccia alla cinta urbana una struttura moderna per poter accogliere i passeggeri che sbarcavano dai traghetti. I lavori erano stati consegnati il 18 maggio 2010 all’azienda Lakit Srl di Roma, con una cronologia che indicava la fine degli interventi previsti dopo appena ventiquattro mesi. Questo purtroppo non si è mai verificato, e anche a distanza di dieci anni la situazione appare quanto mai complicata e indecifrabile.

«Quest’opera risulta incompiuta nonostante sulla cartellistica è possibile risalire alla data di consegna dei lavori – scrive Deidda –, risalente al 18 maggio 2010, e la durata degli stessi, ossia 24 mesi consecutivi. Ci chiediamo, dunque, come mai i lavori non sono ancora stati portati a termine e pretendiamo chiarezza dall’esecutivo». Il deputato di Fdi si rivolge dunque al ministro competente per avere notizie certe sullo stato dell’arte dell’infrastruttura di Porto Torres. L’opera pubblica era entrata nel filone di indagini dello scandalo di Roma Capitale, con il blocco immediato dei cantieri e nessuna informazione sulla data di ripresa. Neanche i sopralluoghi ufficiali in ambito portuale svolti da due ex ministri delle Infrastrutture, Graziano Del Rio e Danilo Toninelli, hanno portato novità positive e meno che mai sono servite per la ripresa dei lavori a completamento del terminal passeggeri. Nell’ultimo periodo solo lavori a singhiozzo e cancelli sbarrati sull’incompiuta che doveva ospitare i viaggiatori. (g.m.)

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