La Nuova Sardegna

Sassari

Mulas: «La città risorgerà con il contributo di tutti»

di Gavino Masia
Mulas: «La città risorgerà con il contributo di tutti»

Prima seduta del consiglio comunale nella sala conferenze Filippo Canu  Il sindaco: «Vogliamo ridare finalmente forza e dignità alla nostra comunità»

25 novembre 2020
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PORTO TORRES. Riportare la città di Porto Torres al ruolo che merita nel contesto dell’area vasta e con il contributo di tutto il consiglio comunale. Queste parole sono state il filo conduttore del primo consiglio comunale guidato dal nuovo sindaco Massimo Mulas – ieri sera nella sala conferenze Filippo Canu – dove sono stati ufficializzati tutti i punti già anticipati dalla Nuova Sardegna nei giorni scorsi. Ossia le condizioni di eleggibilità e di compatibilità del sindaco e dei consiglieri comunali, la surroga dei consiglieri che sono stati nominati assessori, il giuramento del sindaco e la presa d’atto della comunicazione della nomina dei componenti della giunta e del vicesindaco. Maggioranza compatta anche nell’elezione del presidente del consiglio, Franco Satta, e il contributo dell’opposizione nella nomina dei vicepresidenti Annalisa Dessì del Pd e Ico Bruzzi di Cambiamo! Porto Torres. Ad aprire la seduta consiliare è stato il consigliere più votato nella consultazione elettorale, il sardista Bastianino Spanu, che nel suo intervento ha voluto ricordare la figura di un grande sardista venuto a mancare di recente, Pietro Madeddu. «Raccolgo l’appello lanciato in questi giorni dal sindaco per dare il nostro contributo nel far risorgere questa città – ha detto Spanu – e come primo partito apriamo quindi una linea di credito politica: la nostra sarà un’opposizione vigile, costruttiva e con la determinazione di creare un’altra Porto Torres, migliore sotto tutti i punti di vista».

Al palco si è poi avvicinato Massimo Mulas, visibilmente emozionato, che ha ringraziato tutto e tutti per aver raggiunto questa opportunità politica nella città dove è nato e cresciuto. «Vogliamo ridare forza e dignità alla nostra comunità – ha sottolineato –, perchè negli ultimi anni il territorio si è scordato che Porto Torres è stato il motore economico della Sardegna. Non ci siamo presentati come dei “visionari” – ha aggiunto –, perché questi tempi richiedono di agire con immediatezza e concretezza: la nostra comunità soffre, ed è un momento storico difficile e la salute pubblica viene prima di ogni cosa». Per il nuovo sindaco bisogna però entrare subito nel merito dei problemi. «Fino ad ora la crisi è stata mal gestita e il peso è stato scaricato sulle amministrazioni locali, che non sono pronte a gestire questa emergenza. Ringrazio comunque la coalizione che ha perso, perché ha contribuito allo svolgimento di una campagna elettorale seria e concentrata sui problemi, a dimostrazione che il momento è serio. Dobbiamo attivare insieme un processo che favorisca la partecipazione di tutta la comunità. È un momento di una gravità unica, ed è necessario che tutti portino un contributo concreto e forte alla causa». Per il sindaco, messaggio chiaro all’opposizione: «Il pluralismo è un valore».

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