La Nuova Sardegna

MORES. «Non siamo stati messi nelle condizioni di dare contributi per apportare variazioni al bilancio, e l’amministrazione comunale non fa niente per i suoi cittadini». È il duro giudizio di Stefania Sassu, ex assessora al Bilancio del Comune di Mores dimessasi lo scorso agosto in aperta polemica con le politiche della giunta guidata dal sindaco Peppino Ibba. La ex esponente della giunta critica l’immobilismo che a suo dire caratterizza l’azione amministrativa dell’esecutivo e punta il dito in particolare sulla scarsa attenzione che l’amministrazione comunale rivolge ai bisogni dei cittadini. «Siamo arrivati al termine ultimo - dice l’ex assessora -,entro il quale gli enti pubblici possono effettuare le variazioni al bilancio di previsione, senza che nulla emerga dalla consultazione dell’albo pretorio in merito alle promesse di contributo fatte ai gestori delle attività chiuse per decreto sindacale fino allo scorso 28 novembre (bar e pub, ai quali è stata imposta la chiusura alle 14, ndc) e temo che resteranno disattese. Senza contare - aggiunge Stefania Sassu - che pare proprio che il sindaco abbia “dimenticato” di pubblicare gli avvisi per i bonus per le spese di gas ed energia elettrica e per le misure per il diritto allo studio (bonus libri e borsa di studio regionale) in scadenza ai primi di dicembre. In questo momento storico particolare il dovere di una amministrazione è quello di mettere in campo tutte le risorse finanziarie da destinare alle famiglie colpite dal Covid, poste in quarantena e in cassa integrazione (non ancora percepita) e che non possono svolgere la loro attività e invece ci troviamo a essere amministrati da un sindaco in balia di stesso, privo di iniziativa, che su Facebook ci informa di aver visto giocare Maradona nel lontano 1982 ma che dimentica di informare la cittadinanza circa le reali positività al Covid». Un’amministrazione comunale, insomma, «ben distante dai reali problemi di molte famiglie e attività commerciali», alla quale l’assessore dimissionaria non risparmia strali degni di una battagliera opposizione. (b.m.)