La Nuova Sardegna

Sassari

Assalto alla scuola di frontiera

di Luca Fiori
Assalto alla scuola di frontiera

Nell’ultimo blitz rubate le inferriate. Le insegnanti: «I bambini i ora non potranno giocare in cortile»

02 dicembre 2020
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SASSARI. Un anno fa non trovando quasi più niente da rubare - dopo aver portato via i proiettori dalle aule e svuotato in più occasioni la dispensa e il frigorifero della scuola - al quarto raid in un mese i ladri si erano accaniti contro i lavoretti fatti a mano dai bambini di una prima elementare e poi erano fuggiti indisturbati con una macchinetta del caffè.

Questa volta i malviventi che hanno preso ancora di mira la scuola primaria di via Cilea - la strada che divide i quartieri di Latte Dolce e Santa Maria di Pisa - hanno lasciato di stucco insegnanti e genitori, portando via durante la notte una buona parte della recinzione del cortile interno e di quella del muro di cinta che si affaccia sulla strada principale.

«Quando siamo arrivati a scuola abbiamo pensato inizialmente che per qualche motivo le inferriate fossero crollate – racconta indignata la responsabile del plesso Barbara Giannoni – poi ci siamo avvicinati e abbiamo capito che si trattava dell’ennesimo furto».

I ladri hanno agito indisturbati, con una chiave inglese hanno svitato uno a uno i bulloni delle inferriate e, probabilmente servendosi di un furgone, ne hanno portate via cinque dal campetto interno dell’istituto. Poi - incuranti del coprifuoco e le strade del quartiere deserte - hanno proseguito il lavoro nella recinzione che si affaccia sulla strada, smontando e portandosi via altre cinque inferriate.

«Siamo senza parole – prosegue la responsabile della scuola di via Cilea – e soprattutto siamo addolorati per i bambini, perché ora il cortile è inagibile e fino quando non sarà ripristinata la sicurezza non potrà essere utilizzato». L’istituto di via Cilea ospita dieci classi della scuola primaria e due della scuola dell’infanzia. In tutto 200 bambini che non avendo a disposizione una palestra utilizzano lo spazio all’esterno per le attività motorie. «La palestra è inagibile da dieci anni – spiega Barbara Giannoni – i lavori di ristrutturazione sono finiti ma ancora non è utilizzabile forse a causa del collaudo. Così ogni mattina non potendo stare tante ore chiusi in classe con la mascherina i bambini si coprono bene ed escono in cortile per prendere un po’ d’aria. Ora per colpa di chi ha portato via le inferriate questo non sarà possibile». Dell’accaduto è stato avvisato il dirigente del circolo Antonello Pilu che ha informato il Comune. Un anno fa i malviventi avevano firmato il quarto raid in poche settimane imbrattando e distruggendo alcuni lavoretti fatti a mano dai piccoli studenti. L’ennesimo sfregio toglie ai bambini di via Cilea anche la possibilità di sgranchirsi le gambe. «Avete tolto ai nostri figli la libertà di poter giocare e correre all’aperto – commenta un genitore – privandoli di un momento importante della giornata. Non ho parole per definire la pochezza e la meschinità di un gesto del genere».

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