La Nuova Sardegna

Sassari

Perfugas, il Map tra i musei narranti

Perfugas, il Map tra i musei narranti

Lo spazio archeologico nel contest per creare una grande biblioteca digitale

10 dicembre 2020
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PERFUGAS. Sono in tutto poco più di 100 e tra questi non poteva mancare il Map di Perfugas. Il contest dei “Piccoli musei narranti” includerà anche molte delle attività e iniziative che stanno caratterizzando in questi giorni il programma del museo perfughese. È da qualche anno, d’altronde, che la società Sa Rundine e il Map (Museo Archeologico Paleobotanico) fanno parte della rete creata dall’Associazione Nazionale Piccoli Musei che accoglie un gran numero di musei italiani, tanti operatori e professionisti della cultura, favorendo lo scambio di idee, esperienze e confronti, attraverso un palinsesto di eventi che coinvolgono tutti i musei aderenti.

«Un’idea – dichiarano le operatrici di Sa Rundine – ancor più importante in un periodo di chiusura come questo che non risparmia nessun luogo di cultura». I piccoli musei hanno realizzato una serie di attività online volte a mantenere vivo il legame con il pubblico, raggiungendo così anche visitatori virtuali e lontani. Il museo messo in doppia vetrina (le classiche teche dell’esposizione e la gallery del web) diventa così un modo per far conoscere ancor di più le testimonianze del passato e i numerosi beni artistici e archeologici di territori poco conosciuti dal grande turismo culturale. Le proposte del Map prevedono una serie di cicli di letture e narrazioni che verranno resi pubblici attraverso le pagine social curate dalle operatrici di Sa Rundine. I video dei piccoli musei costituiranno una grande biblioteca digitale alla quale contribuirà anche Sa Rundine con un ciclo di racconti che sono diventati anche un progetto didattico. Nel duplice ruolo di partecipanti e fruitori sono state coinvolte alcune classi della scuola primaria di Perfugas e gruppi di giovani della parrocchia. «L’idea di coinvolgere i ragazzi nasce dalla convinzione che le nuove generazioni devono continuamente essere sensibilizzate alla valorizzazione dei beni culturali».(g.p.)

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