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Sassari

Ostello “murato” a Balai il Comune firma l’atto

di Gavino Masia
Ostello “murato” a Balai il Comune firma l’atto

Risolti gli ultimi passaggi burocratici con la Regione, poi il bando pubblico Cemento su porte e finestre dopo lo sgombero. Opportunità per i giovani

12 dicembre 2020
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PORTO TORRES. Il Comune di Porto Torres è pronto alla stipula dell’atto per acquisire dalla Regione l’ostello della gioventù di Balai. L’ufficio comunale sta infatti completando tutte le pratiche amministrative per permettere la firma del contratto di acquisizione al dirigente del settore Patrimonio Franco Satta. Lo stesso ufficio ha tra l’altro recuperato l’atto di agibilità dell’intero stabile, sottoscritto dal sindaco di allora. Una volta acquisito al patrimonio comunale, inoltre, l’ostello verrà inserito nel piano di valorizzazione e sarà il consiglio comunale a deciderne la futura destinazione d’uso. Sono trascorsi quattordici mesi da quando il precedente consiglio aveva approvato all’unanimità l’acquisizione dell’ostello della gioventù, ma i tempi sembrano ora maturi per prendere finalmente possesso di un immobile posizionato a pochi metri dalla spiaggia di Balai e di fronte al golfo dell’Asinara. Fa davvero impressione per chi passa davanti all’ostello vedere porte e finestre murate. Una decisione forzata, maturata dopo lo sgombero della famiglia che l’aveva occupato abusivamente per oltre sei anni. Prima erano intervenuti i mezzi e le squadre della società Ambiente 2.0, quella che gestisce il servizio di igiene urbana, per portare fuori una quantità industriale di rifiuti e trasferirli in discarica. Materiale ingombrante e altri rifiuti in tutte le stanze, che con tutta probabilità dovranno essere sanificate una volta che l’amministrazione decidere di abbattere i blocchetti dall’ingresso e dalle finestre. L’immobile era stato ceduto alla cifra simbolica di 1 euro dalla Regione (come l’altro ostello, diventato Hostel Balai, tra le vie Benedetto Croce e Balai), poi l’emergenza Covid-19 ha rallentato tutte le procedure burocratiche per giungere alla soluzione tanto auspicata. L’edificio si compone di sette stanze da letto, servizi igienici e un ripostiglio. L’area esterna ha invece un perimetro di 430 metri quadri e potrebbe essere adattata a giardino, considerato che c’è anche un piccolo box ripostiglio di 20 metri quadri. L’ostello è stato realizzato nel 1973 e in origine aveva rilevanza turistica perché ospitava i vacanzieri low cost, attirati dalla vicinanza della baia di Balai. Il Comune aveva inoltrato la prima richiesta di cessione alla Regione il 30 giugno 1998, che autorizzava l’ente all’uso del bene al fine di destinarlo a finalità pubbliche di carattere sociale. Il tutto in attesa dell’atto di passaggio di proprietà, che arrivero però solo dopo circa 23 anni. L’intenzione della precedente amministrazione era quella di fare un bando o una manifestazione di interesse, dopo la formalizzazione del passaggio dell’immobile, con una funzione di indirizzo che doveva seguirà la tipologia della zona. Ossia una funzione sociale, che può essere anche di servizio al turismo. Spetta ora ai nuovi amministratori comunali formulare quanto prima una proposta di valorizzazione.

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