La Nuova Sardegna

Sassari

Rotatoria di via Sassari parte il piano di espropri

di Gavino Masia
Rotatoria di via Sassari parte il piano di espropri

Pubblicato sull’albo pretorio l’avvio del procedimento “per pubblica utilità” Si spera di completare i lavori entro il primo semestre del prossimo anno

13 dicembre 2020
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PORTO TORRES. La struttura dei Lavori pubblici ha pubblicato sull’albo pretorio l’avvio del procedimento relativo all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità - variante al Piano regolatore generale comunale - per la messa in sicurezza delle intersezioni stradali tra via Sassari e via dell’Erica e tra via dell’Erica e via dei Corbezzoli. Un provvedimento necessario per accelerare l’iter di costruzione della rotatoria principale, quella che assicura l’ingresso e l’uscita in sicurezza della bretella stradale che si collega con il resto della città. E dell’altra rotatoria che sostituirà quella provvisoria realizzata anni fa con i new jersey di plastica, che consente di regolare il traffico tra il quartiere residenziale di Serra Li Pozzi e la lunga arteria stradale di viale delle Vigne. Le aree dell’esproprio individuate catastalmente sono quelle della società di trasporti Grendi e della Euteco Impianti, che entro 30 giorni dal ricevimento dell’avvio dell’esproprio possono presentare eventuali osservazioni all’ufficio protocollo. Quelli che risultano inoltre proprietari secondo i registri catastali, nel caso non siano più proprietari sono tenuti a comunicarlo sempre entro trenta giorni dalla data di pubblicazione all’ufficio comunale. Finalmente qualcosa si muove per arrivare almeno entro il semestre del prossimo anno alla costruzione della rotatoria principale nella parte alta di via Sassari. La precedente giunta comunale aveva infatti approvato solo il progetto preliminare, affidato alla società di ingegneria Tecnoprogetti Italia di Sassari. Ed è stato il dirigente dei Lavori pubblici, Massimo Ledda, ad accelerare in questi giorni il procedimento dell’esproprio delle piccole aree attigue alla futura rotatoria. A corredo del progetto definitivo-esecutivo, infine, bisogna aggiungere anche la pratica paesaggistica della Regione perché l’incrocio si trova a 2 chilometri dalla fascia costiera. Con l’impianto semaforico spento da un anno e mezzo sta diventando veramente pericoloso il passaggio verso la direzione scelta dall’automobilista, perché il traffico veicolare è molto intenso a tutte le ore del giorno per il collegamento stradale che assicura l’ex 131 dalla città turritana a Sassari e viceversa. Poi ci sono le altre direzioni che portano verso il nuovo cimitero comunale e il Poliambulatorio Andriolu, dove la precedenza per il passaggio da un punto all’altro del territorio comunale è data solo dal buon senso di chi guida. Un incrocio costellato purtroppo da numerosi incidenti, alcuni anche gravi, a causa dell’altissimo traffico veicolare e della mancanza di segnaletica. In ballo ci sono 500mila euro di finanziamento per migliorare la viabilità cittadina in quel punto nevralgico. Dove si eliminerà anche la rotatoria in new jersey di plastica, i cui elementi quando ci sono vento e pioggia si spostano continuamente di posizione.

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