La Nuova Sardegna

Sassari

Ferì il compaesano, il pm chiede 6 anni per tentato omicidio

di Luca Fiori
Ferì il compaesano, il pm chiede 6 anni per tentato omicidio

Pietro Solinas accoltellò al collo un vicino di casa I carabinieri lo arrestarono pochi giorni dopo

14 dicembre 2020
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SASSARI. A fine giugno aveva tentato di uccidere un compaesano colpendolo al collo con un coltello e poi dandosi alla fuga. Pietro Solinas, 52 anni di Ittiri era stato arrestato qualche giorno dopo dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio ed era finito nel carcere di Bancali.

I giorni scorsi il pubblico ministero Maria Paola Asara ha chiesto al giudice dell’udienza preliminare Antonello Spanu di condannare l’uomo, difeso dall’avvocato Piero Bertorino, a sei anni e quattro mesi di reclusione.

Solinas sta affrontando il processo con il rito abbreviato. A ottobre l’uomo aveva ottenuto gli arresti domiciliari, ma pochi giorni dopo era evaso e dopo l’arresto era tornato nel carcere di Bancali.

Qualche settimana fa il suo difensore ha fatto un’istanza perché gli venissero ripristinati gli arresti domiciliari per motivi di salute, ma il tribunale l’ha respinta.

Solinas era stato arrestato il 25 giugno scorso. Quattro giorni prima in mezzo alla strada aveva sferrato un fendente a un compaesano di 46 anni e la lama aveva raggiunto la gola dell’uomo causandogli una ferita all’altezza della giugulare. Solo qualche millimetro e non ci sarebbe stato più niente da fare per la vittima dell’aggressione che - grazie anche alla sua prontezza nell’evitare la coltellata - se l’era cavata con una ferita al collo.

L’aggressore era scappato ma era stato identificato più tardi dai carabinieri che gli avevano trovato ancora addosso il coltello a scatto utilizzato nel corso dell’aggressione avvenuta in pieno centro a Ittiri. Dopo i primi accertamenti, considerata la trascorsa flagranza Pietro Solinas, 52 anni, con diversi precedenti, era stato denunciato per il reato di tentato omicidio. Quattro giorni dopo i carabinieri della stazione di Ittiri avevano fatto scattate le manette.

Dopo aver accoltellato il compaesano l’aggressore era scappato ma era stato identificato più tardi dai carabinieri che gli avevano trovato ancora addosso il coltello a scatto utilizzato nel corso dell’aggressione avvenuta in pieno centro a Ittiri.

Dopo i primi accertamenti, considerata la trascorsa flagranza Pietro Solinas con diversi precedenti, era stato denunciato per il reato di tentato omicidio. Nel frattempo i militari della stazione di Ittiri, guidati dal maresciallo Tomaso Disi avevano completato le indagini e depositato il rapporto in Procura a Sassari. Quattro giorni dopo erano scattate le manette. L’episodio si era verificato per strada di pomeriggio a poca distanza dall’abitazione sia del ferito che dell’aggressore. Vecchi problemi mai superati e contrasti anche con altri componenti della famiglia. Dopo uno scambio di battute con toni sempre più accesi, Pietro Solinas aveva estratto dalla tasca un coltello a scatto con il quale aveva cercato di colpire il vicino di casa alla gola. La lama per fortuna non aveva causato una ferita profonda, anche perché in quel punto – proprio all’altezza della giugulare – la coltellata poteva essere fatale. Il 46enne era stato soccorso da alcuni passanti e accompagnato alla Guardia medica di Ittiri dove era stato assistito e medicato.

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