La Nuova Sardegna

Sassari

Vertice sui problemi dell’Asinara

Vertice sui problemi dell’Asinara

Acqua, rifiuti e trasporti al centro dell’incontro tra Ente Parco e Comune  

15 dicembre 2020
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PORTO TORRES. Il problema dell’acqua, dei rifiuti e dei trasporti devono trovare soluzione in tempi brevi sull’isola dell’Asinara. Tre criticità che esistono già da diverso tempo – sui quali ci sono comunque delle progettualità in corso – e che ieri mattina sono state oggetto di discussione nel primo incontro istituzionale tra Ente Parco e Comune di Porto Torres. Nella sede di via Ponte Romano erano presenti la commissaria e il direttore dell’Ente Parco, Gabriela Scanu e Vittorio Gazale, e per l’amministrazione il sindaco Massimo Mulas e gli assessori Simona Fois, Daniele Amato, Maria Bastiana Cocco e Giansimona Tortu. La proposta è stata quella di avviare dei momenti di incontri istituzionali non sporadici, per ritrovarsi con continuità e portare così avanti le iniziative che devono vedere l’Asinara sempre più elemento attrattore di un circuito di turismo responsabile, naturalistico, storico e archeologico che coinvolga tutta l’area vasta. Tra le prossime azioni programmatiche l’insediamento della comunità del Parco insieme alla Regione e alla Provincia di Sassari e l’aggiornamento del Piano del Parco. Questo strumento è infatti fondamentale per collocare l’isola al centro di un territorio ricco di emergenze ambientali e storiche, in un’ottica di istituenda Città metropolitana.

«In questo senso Porto Torres dovrà svolgere un ruolo politico fondamentale insieme agli altri comuni coinvolti – dice Gabriela Scanu - e sarà importante continuare la forte collaborazione con l’università di Sassari e con i diversi dipartimenti che svolgono attività di ricerca scientifica e didattica sull’isola. Altro elemento, che è stato condiviso da tutti, è il rafforzamento della collaborazione con la Conservatoria delle coste per condividere la gestione degli immobili e favorire l’insediamento di una comunità residente all’interno del Parco, che si prenda cura del patrimonio esistente e il consolidamento delle sinergie con le altre agenzie regionali».

Durante l’incontro un accenno anche alle difficoltà che la comunità sta vivendo e alla necessità di ragionare per il dopo crisi da Covid su un nuovo modello economico e sociale dell’intero territorio del nord-ovest. «Questo per essere pronti per utilizzare al meglio gli interventi – conclude la commissaria – che Unione europea e governo centrale e regionale stanno mettendo in campo per l’ambiente, l’economia verde e la sostenibilità, come ad esempio il recovery fund». (g.m.)

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