Estintori abbandonati, due denunce
Uno dei due aveva ricevuto 1000 apparecchi da una ditta per lo smaltimento
16 dicembre 2020
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SASSARI. Sono stati già individuati e denunciati i responsabili della gestione illecita di rifiuti speciali che i giorni scorsi avevano creato una discarica abusiva con 350 estintori da smaltire, abbandonandoli tra il bordo della strada e il terreno vicino a Piandanna in cui deve sorgere il campus universitario dell’Ersu.
Si tratta del responsabile locale di una azienda che opera a livello nazionale per la gestione delle apparecchiature mobili di sicurezza contro gli incendi e di un uomo residente nel campo nomadi di Sassari. Entrambi dovranno rispondere di gestione illecita dei rifiuti e il cittadino rom anche di abbandono illecito di rifiuti. Il responsabile della ditta dovrà pagare la bonifica dell’area di proprietà dell’ente regionale per il diritto allo studio dove sono stati gettati gli estintori. Le indagini degli agenti della polizia locale erano partite dopo alcune segnalazioni di cittadini.
In poche ore gli agenti sono risaliti al responsabile locale dell’azienda, che ha spiegato di aver consegnato ben mille estintori all’uomo che gli era stato indicato come esperto per lo smaltimento, dietro pagamento con bonifico di 600 euro. Nell’occasione però non è stata richiesta alcuna certificazione ufficiale né bolla di consegna. Gli estintori sono a rifiuti speciali che devono essere smaltiti secondo un iter definito dalla normativa nazionale. L’uomo residente al campo rom non è iscritto all’albo dei gestori ambientali e non aveva alcun titolo per gestire rifiuti.
Si tratta della stessa persona che pochi mesi fa, insieme ad alcuni complici, era stata denunciata sempre dalla polizia locale per contaminazione ambientale, gestione illecita dei rifiuti, traffico di rifiuti e discarica abusiva. Intanto proseguiranno le indagini per capire dove siano stati buttati gli altri 650 estintori e se questo traffico illecito andasse avanti da tempo o se si sia trattato di un caso isolato. (l.f.)
Si tratta del responsabile locale di una azienda che opera a livello nazionale per la gestione delle apparecchiature mobili di sicurezza contro gli incendi e di un uomo residente nel campo nomadi di Sassari. Entrambi dovranno rispondere di gestione illecita dei rifiuti e il cittadino rom anche di abbandono illecito di rifiuti. Il responsabile della ditta dovrà pagare la bonifica dell’area di proprietà dell’ente regionale per il diritto allo studio dove sono stati gettati gli estintori. Le indagini degli agenti della polizia locale erano partite dopo alcune segnalazioni di cittadini.
In poche ore gli agenti sono risaliti al responsabile locale dell’azienda, che ha spiegato di aver consegnato ben mille estintori all’uomo che gli era stato indicato come esperto per lo smaltimento, dietro pagamento con bonifico di 600 euro. Nell’occasione però non è stata richiesta alcuna certificazione ufficiale né bolla di consegna. Gli estintori sono a rifiuti speciali che devono essere smaltiti secondo un iter definito dalla normativa nazionale. L’uomo residente al campo rom non è iscritto all’albo dei gestori ambientali e non aveva alcun titolo per gestire rifiuti.
Si tratta della stessa persona che pochi mesi fa, insieme ad alcuni complici, era stata denunciata sempre dalla polizia locale per contaminazione ambientale, gestione illecita dei rifiuti, traffico di rifiuti e discarica abusiva. Intanto proseguiranno le indagini per capire dove siano stati buttati gli altri 650 estintori e se questo traffico illecito andasse avanti da tempo o se si sia trattato di un caso isolato. (l.f.)
