La Nuova Sardegna

Sassari

Estorsione, accuse cadute per Sechi

di Nadia Cossu
Estorsione, accuse cadute per Sechi

Archiviata la posizione del presidente nell’inchiesta sul passaggio delle quote della Torres nel 2016

20 dicembre 2020
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SASSARI. Cade definitivamente l’accusa di concorso in tentata estorsione per il presidente della Torres calcio Salvatore Sechi. Il gip, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Maria Paola Asara, ha archiviato la sua posizione nell’inchiesta sul travagliato passaggio delle quote societarie di quattro anni fa che aveva coinvolto anche altre tre persone per le quali invece è già stato chiesto il rinvio a giudizio.

Era stato lo stesso Sechi, non appena venuto a conoscenza dell’indagine a suo carico, a chiedere di essere sentito dal magistrato. Accompagnato dal suo avvocato difensore Gabriele Satta, il presidente rossoblù aveva chiarito ogni aspetto della vicenda nella quale era rimasto, a suo dire, ingiustamente coinvolto.

I fatti risalgono al 2016 e l’inchiesta era partita in seguito alla denuncia dell’imprenditore romano Andrea Baeli che a novembre dello stesso anno era diventato azionista di maggioranza della Torres. Ma quando in quell’occasione sarebbe stato costretto da un gruppo di tifosi rossoblù a stracciare gli accordi firmati con l’allora presidente Daniele Piraino all’interno della sede della società, l’attuale numero uno della Torres Salvatore Sechi non era presente. O meglio, come lui stesso ha avuto modo di spiegare agli inquirenti, era appena andato via.

Ed è proprio sulla base di questa ricostruzione che il sostituto procuratore Asara aveva chiesto al giudice delle indagini preliminari lo stralcio della posizione e l’archiviazione per Sechi.

L’inchiesta della Procura riguarda il reato di «concorso in estorsione aggravata in relazione al comma 1 e al comma 3 (persone travisate e più persone riunite) dell’articolo 628, che prevede la rapina». Dopo essere stato aggredito e preso a sputi – mentre risaliva sull’auto che aveva preso a noleggio e con cui doveva fare rientro all’aeroporto di Alghero, danneggiata dai calci degli ultras – Andrea Baeli aveva ripreso l’aereo, dopo aver fatto in mille pezzi gli accordi con Daniele Piraino. Una volta a Roma l’imprenditore aveva presentato una denuncia. Alla polizia aveva raccontato di essere stato aggredito e costretto da una quarantina di tifosi incappucciati a strappare alcuni documenti relativi al trasferimento di parte delle quote della Torres alla sua società, la Consulting Group Ish srl. L’inchiesta era stata trasferita a Sassari e la Procura aveva iscritto nel registro degli indagati insieme a Piraino, la segretaria della società Rita Marras e gli attuali presidente Sechi e vice presidente Antonio Carboni, intervenuti tutti in momenti diversi alla riunione infuocata.

Sechi si era però sottoposto a interrogatorio davanti al sostituto procuratore di Sassari al quale aveva presentato una memoria difensiva, supportata da alcune testimonianze. Era emerso che effettivamente quella sera il presidente si era recato nella sede della Torres ma non aveva assistito alle fasi concitate a cui presero parte anche 40 tifosi incappucciati che non sono mai stati identificati.

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