La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, tutti uniti per l’ospedale

di Barbara Mastino
Ozieri, tutti uniti per l’ospedale

I sindaci del Distretto sanitario in assemblea nella chiesa davanti al Segni: «Va subito potenziato»

23 dicembre 2020
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OZIERI. Solo con l’unità politica si porteranno avanti le istanze dell’ospedale di Ozieri e della sanità territoriale. È questo l’intento emerso con forza ieri mattina nella riunione del comitato dei sindaci del distretto sanitario di Ozieri, autoconvocatasi proprio nell’ospedale Segni (nella chiesetta invece che nel piazzale, su invito del vescovo monsignor Corrado Melis e del cappellano don Giovanni Sanciu, entrambi presenti) in attesa della convocazione da parte dell’Ats. I primi cittadini del territorio, o i loro delegati, hanno ascoltato le istanze dei medici e sanitari del Segni e hanno analizzato alcune delle più pressanti criticità, a cominciare da quella relativa alla scarsa celerità dei tamponi ai pazienti in ingresso nel nosocomio, che rischia di peggiorare data la non rara carenza di reagenti. Mentre il Segni è pieno in ogni reparto, si attendono miglioramenti dal punto di vista del personale in alcuni servizi. Come la Cardiologia, primo supporto di una Chirurgia che in questo difficile 2020 ha già eseguito circa 400 interventi, proprio come Sassari: certo molti meno dei circa 1000 del 2019, ma comunque un numero elevato data l’emergenza che ha costretto a rinviare tutte le operazioni non strettamente necessarie.

Si è trattato anche en passant della situazione delle Rsa, e a questo proposito il sindaco di Ozieri Marco Murgia ha informato dell’intenzione della direzione socio-sanitaria di pensare alla creazione nel territorio di una struttura di supporto in stile Covid Hotel. Altro punto dolente è stata la richiesta di autonomia da Alghero, che pare essere nelle intenzioni degli organi competenti: necessità ribadita con forza per esempio dal sindaco di Mores Peppino Ibba più volte dettosi «contrario al presidio unico sin dal principio». Di difesa strenua «nella quale metteremo in campo tutto quanto sarà in nostro potere» ha parlato il sindaco di Burgos Leonardo Tilocca, che ha fatto propria la necessità di un coinvolgimento di tutte le forze politiche in maniera unitaria.

La disponibilità dei consiglieri regionali del territorio (oggi impegnati a Cagliari) è palese ed è stata più volte manifestata, a cominciare dai rappresentanti di Ozieri e Bottidda per proseguire con quella dei consiglieri di Buddusò, Bonorva, Ploaghe, segnale che le sorti del Segni di Ozieri e della sanità territoriale interessano un territorio ben più vasto di quello del distretto e che comprende anche il Mejlogu e comuni della provincia Gallura come appunto Buddusò ma anche per esempio Alà dei Sardi e Oschiri. Anche a questi sindaci occorrerà chiedere aiuto affinché la forza politica del territorio sia più forte, perché solo così le istanze della sanità del Logudoro e Goceano potranno farsi valere in tutte le sedi opportune. E tutto partirà dal comitato dei sindaci, che ora ha anche più peso politico essendosi dotato di un organismo dirigente avendo ieri eletto alla presidenza dell’assemblea il sindaco di Ozieri Marco Murgia e come vice presidente il sindaco di Bono Elio Mulas.

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