La Nuova Sardegna

Sassari

L’abbraccio commovente tra l’uomo e il mare

L’abbraccio commovente tra l’uomo e il mare

Da ragazzino a Porto Torres tuffava dietro lo Scoglio Lungo, la spiaggia dei bambini, quella che si raggiunge a piedi perché è a pochi passi dal centro della città.Alessandro Masala è un predestinato,...

27 dicembre 2020
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Da ragazzino a Porto Torres tuffava dietro lo Scoglio Lungo, la spiaggia dei bambini, quella che si raggiunge a piedi perché è a pochi passi dal centro della città.

Alessandro Masala è un predestinato, uno che il mare ha bisogno di viverlo tutti i giorni ma che ha imparato da sempre a rispettarlo. Mai mosse azzardate o prove senza senso, dietro ogni iniziativa ci sono preparazione, studio e piena consapevolezza dei propri mezzi. Andare oltre, in fondo, non avrebbe alcun senso.

«Non è un gioco, e neppure una sfida tra me e lui – racconta Alessandro – quando sono stato il primo sardo a raggiungere i 100 metri ho provato una gioia indescrivibile. Ma la cosa che rimarrà per sempre impressa nella mia mente non sarà un numero. Non riesco nemmeno a spiegarlo perchè non trovo le parole. Posso però dire che è stata la prima volta da quando pratico questo meraviglioso sport che mi sono sentito tutt’uno con il mare. Un legame forte e importante, un rapporto prezioso tra l’uomo e quella distesa d’acqua, tra un sub e l’ambiente. E allora auguro a tutti di poter provare questa sensazione indescrivibile. Che ti segna l’anima e ti rende una persona privilegiata». Gli amici lo hanno sommerso di commenti e di auguri in queste ore.

«Grande Ale, continua così e sbarchi in Cina – si legge in uno dei messaggi – così puoi uscire senza mascherina...». (g.b.)

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