La Nuova Sardegna

Sassari

Area di crisi, bandi al via domande entro il 15 marzo

di Gianni Bazzoni
Area di crisi, bandi al via domande entro il 15 marzo

Disponibili i primi 22 milioni di euro per la riconversione della zona industriale Sassari e Porto Torres, la difficile sfida del progetto di riqualificazione

28 dicembre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il via alle domande è scattato il 15 dicembre e il termine ultimo per partecipare è fissato entro le ore 12 del 15 marzo 2021. In ballo ci sono 22 milioni di euro (20 milioni stanziati dal ministero dello Sviluppo economico e altri due da parte della Regione a titolo di cofinanziamento), ma la cosa che sorprende è che - dopo tanto parlare quando l’obiettivo era lontano - ora che si è entrati nella fase di attuazione quasi nessuno si adopera per dare rilevanza a un progetto che pure era indicato come il cavallo di battaglia per il rilancio del territorio. Stiamo parlando dell’Area di crisi complessa e dell’impegno ad attuare il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (Prri) nel Nord Sardegna e più precisamente nella parte che fa riferimento a Porto Torres e Sassari. L’accordo di programma è del 10 agosto scorso, siglato al ministero dello Sviluppo economico con Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, ministero dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione sarda, Provincia di Sassari, Comuni di Porto Torres e Sassari, Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna e Invitalia. Una base di partenza chiara, che però ha bisogno - ora più che mai - di un supporto forte e credibile da parte di tutte le parti interessate. Il rischio altrimenti è di vanificare l’ultimo treno ancora sui binari per riportare produttività e occupazione nell’area dell’ex Petrolchimico. Il progetto di riconversione ha la finalità di promuovere gli investimenti nel settore della chimica verde e della bioeconomia, rafforzare il tessuto produttivo esistente, attrarre nuovi investimenti e sostenere il reimpiego delle maestranze espulse dal mercato del lavoro. Per le imprese sono disponibili incentivi agli investimenti, politiche attive del lavoro, spazi dove localizzare le attività, infrastrutture e ambiente networking con il sistema del credito e servizi di informazione dedicati.

Insomma, una tavola apparecchiata dove però mancano ancora elementi di chiarezza e soprattutto tempi certi per l’attuazione dei programmi. L’ultimo atto burocratico della lunga e interminabile fase di predisposizione del “progetto” risale al 13 novembre scorso quando è stata emanato con la circolare del direttore del Ministero (la numero 295074) l’avviso L.181/89 per l’Area di crisi del polo industriale di Porto Torres con la prima dotazione finanziaria di 22 milioni di euro complessivi. Era il passaggio che mancava per dare il via alle domande dal 15 dicembre e con scadenza ultima il 15 marzo 2021. L’amministratore straordinario della Provincia Pietrino Fois ha attivato un tavolo per cercare di tenere unite tutte le parti interessate e con l’obiettivo di velocizzare i passaggi successivi. Sono passati ormai quattro anni da quando è stata ipotizzata e riconosciuta l’Area di crisi complessa, e ora che lo strumento è entrato nella fase operativa servirebbe un dinamismo nettamente superiore a quello registrato nella fase di elaborazione. É chiaro che ora occorre velocizzare gli altri passaggi, rendere utilizzabili tutte le informazioni e creare le condizioni anche per arrivare a indirizzare ulteriori fondi nazionali ed europei che si possono mettere in campo per la ricostruzione.

Il Consorzio industriale provinciale ha già messo sul tavolo idee e progetti per la infrastrutturazione del porto industriale, il riammodernamento del depuratore consortile, l’ampliamento della discarica consortile oltre ai lavori per il completamento delle reti del gas al servizio degli agglomerati consortili. E su tutte, la Zona economica speciale per il Nord ovest alla quale è ovviamente collegata l’area portuale che dovrà essere destinataria di benefici fiscali e semplificazioni amministrative.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative