La Nuova Sardegna

Sassari

Il giorno più bello di padre Morittu

Roberto Sanna
Il giorno più bello di padre Morittu

Esce dall’ospedale e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo nomina commendatore

30 dicembre 2020
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SASSARI. Padre Salvatore Morittu ieri mattina è uscito dall’ospedale, dove era stato ricoverato dopo essere stato aggredito dal Coronavirus, e lo ha fatto portandosi dietro il titolo di commendatore conferitogli dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha inserito il suo nome tra quelli dei 36 cittadini e cittadine premiati con le onorificenze al Merito della Repubblica per essersi distinto «per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute».

Una giornata che per chiunque sarebbe stata catalogata tra quelle da ricordare per sempre ma chi lo conosce sa che anche in momenti come questi il suo pensiero è rivolto solo alla sua casa di Mondo X a S’Aspru e alle tante persone che insieme a lui hanno condiviso la durissima battaglia. Tutta la comunità, che era riuscita a superare indenne la prima ondata della pandemia, era risultata positiva; padre Salvatore Morittu a un certo punto, alla fine di novembre, ha visto peggiorare le sue condizioni ed è stato ricoverato nel reparto di pneumologia dove ha passato anche momenti molto difficili. Poi i segnali di una lenta ripresa che è andata parallela al cammino di guarigione di Mondo X: la comunità è stata dichiarata “covid free” poche ore prima delle dimissioni del suo fondatore, che mentre preparava i bagagli è stato raggiunto dalla notizia dell’onorificienza conferitagli «Per aver dedicato tutta la sua vita al contrasto alle tossico-dipendenze e all'emarginazione sociale» recita la motivazione diffusa dal Quirinale.

La prima parte della convalescenza padre Morittu la trascorrerà a Sassari, nel convento di San Pietro in Silki, che però dopo poche ore di permanenza aveva già confini troppo ristretti per uno come lui: «Salvatore sta bene da una settimana ed è un leone in gabbia, non vede l’ora di rimettersi al lavoro – commenta Marco Ladu, responsabile della comunità di S’Aspru –. Lo aspettiamo per riprendere tutti insieme il nostro cammino, dato che ora anche Mondo X è libera dal virus. E in attesa di rivederlo, vorrei ringraziare a nome di tutti il presidente della repubblica Sergio Mattarella per il riconoscimento che ha conferito». Un messaggio è giunto anche dalla fraternità dei frati minori di San Pietro in Silki, che ieri hanno annunciato le sue dimissioni dall’ospedale dopo aver tenuto informate quasi quotidianamente sul web le tantissime persone in ansia per la salute di padre Morittu: «congratulazioni e preghiamo il Signore perché possa continuare a “piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio”».

Gli aggiornamenti ora non ci saranno più, padre Morittu, che ha 74 anni, ha già voglia di guardare avanti e proseguire la battaglia cominciata nel 1980, anno nel quale ha fondato a Cagliari la Comunità San Mauro (prima comunità terapeutica residenziale per tossicodipendenti in Sardegna) e il Centro di Accoglienza San Mauro per preparare i giovani al programma residenziale e allo stesso tempo per fare prevenzione sul territorio. Due anni dopo la decisione di fondare la comunità di S'Aspru, nelle campagne di Siligo, in una vecchia fattoria di proprietà della diocesi. Nel 1984 è stata la volta del Centro di accoglienza “Città di Sassari” e dell’Associazione Mondo X-Sardegna. Dal 1985 ha cominciato ad accogliere i giovani sieropositivi all'Hiv e i malati di Aids. Il suo mondo è questo e nemmeno il coronavirus è riuscito a separarli.

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