La Nuova Sardegna

Sassari

Inversol, i danni li paga il Comune

di Gavino Masia
Inversol, i danni li paga il Comune

Approvato il provvedimento per risarcire le aziende intervenute: debito fuori bilancio di 881mila euro 

30 dicembre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Con l’approvazione del debito fuori bilancio di 881mila euro il consiglio comunale ha scritto la parole fine sull’incendio che il 27 luglio del 2019 aveva distrutto il capannone della zona industriale in uso alle ditta Inversol Italia ed E’ Ambiente.

Uno scoppio improvviso alle 6 del mattino che aveva svegliato improvvisamente tutta la città e che aveva impaurito i cittadini per quella grande nuvola di fumo nero che si era sollevata in aria e minacciava di dirigersi verso il centro abitato. Un danno all’ambiente, comunque, considerato che le due ditte si occupavano di produzione e stoccaggio di materiali vernicianti e solventi e dello stoccaggio e smaltimento rifiuti industriali.

Il consiglio ha votato a maggioranza il provvedimento per risarcire le aziende che hanno reso i servizi a tutela della salute pubblica e per la prevenzione del danno ambientale durante la gestione dell’emergenza. I gruppi di opposizione si sono invece astenuti, restando al loro posto in aula e aprendo su questo punto una linea di credito alla maggioranza. La cronologia dei fatti parte delle attività di spegnimento dell’incendio dei vigili del fuoco, protratte per più giorni, quando le acque utilizzate erano state contaminate dal contatto con i materiali incendiati e dilavavano lungo le aree limitrofe. Si era reso quindi necessario e urgente allontanare queste acque dai suoli per evitare ulteriori contaminazioni, per poi trasferirle in 20 autobotti fornite da tre ditte private chiamate durante la fase di emergenza. Le acque contaminate erano di fatto divenute rifiuti liquidi potenzialmente contaminati, per normativa, e come tali devono essere gestiti: il bacino di contenimento è stato eseguito dalla ditta Leoni scavi e demolizioni nei giorni stessi dell’incendio in atto e i rifiuti speciali liquidi sono stati stoccati in via d’urgenza all'interno di 20 autobotti da circa 30 metri cubi ciascuna, in uso alle ditte Sanna Trasporti, Autotrasporti Demontis e AL Trasporti.

Tutte le operazioni sono state eseguite seguendo le varie ordinanze emanate dall’ex sindaco Sean Wheeler. Dalla guardinia h24 della società E’ Ambiente per le autobotti in sosta nella via Domenico Millelire, per scongiurare danni alla popolazione e all’ambiente, alla caratterizzazione e al trasferimento dei rifiuti liquidi al Centro intermodale regionale.

Nei mesi scorsi sono pervenute al Comune le diffide del legali delle ditte che si erano occupate a vario titolo di tutte le fasi dell’emergenza incendio, chiedendo il riconoscimento di un importo complessivo di 881mila 119,62 euro (iva compresa).

Nel febbraio scorso il Comune ha certificato i costi sostenuti al da ciascuna ditta, quantificate al termine delle operazioni di trasferimento delle cisternette.

Alla ditta Leoni scavi spettano 2.806 euro, all’autotrasporti Demontis 179mila 669,40 euro, a Sanna Trasporti 522mila 282 euro, ad Al Trasporti 119mila 974,40 euro.

Ad E’ Ambiente spettano invece 31mila 566,28 per la guardiania h24 e 24mila 821,14 euro per l’analisi dei rifiuti nelle cisternette.

In Primo Piano
Meteo

L’isola si risveglia in pieno inverno: Bruncuspina a -3° e tetti imbiancati a Fonni

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative