La Nuova Sardegna

Sassari

Il piano contro il rischio idrogeologico 

Fosso della Noce, viadotto: i progetti già finanziati

Fosso della Noce, viadotto: i progetti già finanziati

SASSARI. Già da maggio e giugno dello scorso anno il terrapieno di viale Trento si era deformato. Un primo segnale di allarme che aveva destato l’attenzione dell’amministrazione comunale. Poi a...

03 gennaio 2021
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SASSARI. Già da maggio e giugno dello scorso anno il terrapieno di viale Trento si era deformato. Un primo segnale di allarme che aveva destato l’attenzione dell’amministrazione comunale. Poi a settembre il caso era scoppiato, letteralmente. Con gli eccezionali acquazzoni che avevano dato definitivamente addio all’estate, il collettore fognario di via Matta era saltato riversando un’ondata di liquami. E nel costone del rilevato, sia sul lato del parcheggio casa Santi Angeli, sia su quello del posteggio del Fosso della Noce, c’erano stati cedimenti e frane che hanno costituito un ulteriore campanello di allarme.

Tutta la vallata è a rischio idrogeologico. Errori commessi nel passato hanno innescato una bomba a orologeria ed è urgente fermarne il ticchettio. Palazzo Ducale ha chiesto 5 milioni al ministero dell’Interno e altrettanti alla Regione per sanare definitivamente queste e altre situazioni di pericolo. «Il Comune, per mitigare il rischio idraulico, ha già ottenuto dalla giunta regionale 460mila euro per la progettazione degli interventi di messa in sicurezza idraulica dell’area del Fosso della Noce – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Gianfranco Meazza –. Quindi anche viale Trieste potrà rientrare tra gli interventi».

Ma non è solo il Fosso della Noce sotto la lente d’ingrandimento. Ci sono altre zone che “fanno acqua” in città e che sono ugualmente sorvegliate speciali. «Anche dal ministero dell’Interno abbiamo ottenuto 527mila euro per la progettazione degli interventi di sicurezza da rischio idrogeologico del Rio Giuncheddu (160mila euro), per la progettazione della messa in sicurezza e il risanamento del viadotto Don Sturzo (con 187mila euro) e per il ponte Rosello (180mila euro) e ancora 460mila euro per il Rio Calamasciu».

Risorse che una volte impiegate per avviare i cantieri metteranno fine ad esondazioni, allagamenti e danni che si sono susseguiti negli anni.

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