La Nuova Sardegna

Sassari

«Così ho bloccato il rapinatore»

di Luca Fiori
«Così ho bloccato il rapinatore»

Parla il senegalese che ha affrontato l’uomo che giovedì sera ha rubato la borsetta a una badante

09 gennaio 2021
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SASSARI. «Non mi sento un eroe, mi sento un essere umano che ha fatto il suo dovere. Dobbiamo aiutarci tra di noi, se una persona si sente in pericolo per strada è giusto intervenire per aiutarla».

Elhadji Seck è un mediatore culturale senegalese di 36 anni, vive a Sassari da dieci e giovedì pomeriggio affrontare un malvivente con un coltellaccio da cucina in mano che aveva appena aggredito una donna nella parte bassa di via Turritana, strappandole la borsetta, gli è sembrata la cosa più normale del mondo.

In pochi avrebbero rischiato di beccarsi una coltellata, ma lui non ci ha pensato neanche per un istante e quando ha visto in lontananza una donna a terra che piangeva e un uomo che correva verso di lui con un coltello in mano ha deciso che doveva fermarlo per capire cosa fosse capitato.

Mancava poco alle 17 di giovedì quando il mediatore culturale ha capito che il suo intervento poteva essere decisivo. Per bloccare il rapinatore che aveva appena scippato la donna, una badante originaria dell’Est europeo di circa sessant’anni, ha messo in atto un placcaggio quasi rugbistico.

«Stavo tornando dalle Poste - racconta Elhadji - e quando sono arrivato qui all’altezza di via Università ho sentito le urla di quella signora. È in quel momento - prosegue - che ho visto un ragazzo che correva con una borsa in mano e una donna che gli andava dietro piangendo. Ho deciso che dovevo intervenire e mi sono messo in mezzo alla strada. In mano l’uomo aveva il coltello - prosegue il mediatore culturale - ma sono riuscito a fargli lo sgambetto e farlo cadere». Una volta finito per terra, il malvivente ha lasciato la borsetta e il coltello e dopo essersi divincolato dalla presa del 36enne senegalese è riuscito a fuggire.

Quando in via Università sono arrivati gli agenti della squadra volante, coordinati dal dirigente Ettore Floris, il rapinatore si era appena dileguato, ma le ricerche sono scattate immediatamente e poco dopo gli agenti hanno imboccato la pista giusta. Dopo aver sequestrato il coltello e parlato con la vittima dell’aggressione, gli investigatori si sono messi sulle tracce del malvivente e per lui i prossimi giorni dovrebbero scattare le manette. «Non ho avuto paura - continua Elhadji - mi è venuto spontaneo intervenire e salvare quella povera signora. Quando me lo sono trovato davanti con il coltello in mano - prosegue - ho cercato di disarmarlo e alla fine l’ho fatto cadere, poi è fuggito verso la parte alta della via. La signora era molto spaventata e i ragazzi del bar l’hanno aiutata a riprendersi. Piangeva, poverina - conclude il mediatore culturale - non so cosa avesse nella borsetta, ma sono felice di averla aiutata a recuperarla senza che quell’uomo la ferisse».

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