La Nuova Sardegna

Sassari

UN VOLGARE BARATTO CON LA DROGA

di ROBERTO SANNA

Il centro storico non è soltanto il luogo dove certi reati si consumano, ma anche quello al quale un certo tipo di criminalità fa riferimento. Per mettersi sulle tracce di un furto commesso in tutt’al...

12 gennaio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





Il centro storico non è soltanto il luogo dove certi reati si consumano, ma anche quello al quale un certo tipo di criminalità fa riferimento. Per mettersi sulle tracce di un furto commesso in tutt’altra zona della città, le forze dell’ordine non hanno faticato molto, viene da pensare che siano andate a colpo sicuro: hanno cercato, indagato nelle zone più degradate, e hanno trovato quello che cercavano. Magari non arriveranno a scoprire chi, nei giorni scorsi, ha materialmente portato via i pc portatili dalla scuola di via Gorizia, ma il fatto che il tutto sia stato ricondotto a una questione di spaccio di droga in ambienti ben noti è l’ennesimo segnale da non sottovalutare dopo i tanti campanelli d’allarme suonati nei giorni scorsi. Le segnalazioni non si contano più, ormai, e se qualche residente ha deciso, esponendosi a possibili ritorsioni, di uscire allo scoperto mettendoci la faccia come qualche giorno fa sulle pagine della Nuova Sardegna, significa che la situazione è diventata insostenibile. E che gli interventi “spot” non servono più, così come non può servire solo l’intervento ad ampio raggio delle forze dell’ordine perché il degrado si combatte anche prevenendolo, cercando di eliminare le condizioni nelle quale invece si alimenta e mette radici. È l’aspetto più preoccupante di una vicenda che, se non altro, ci lascia la consolazione di sapere che qualche bambino grazie a questi pc utilizzati come volgare merce di scambio per la droga potrà ritrovare un po’ di serenità connettendosi al suo mondo. La pandemia ha spesso tolto ai più piccoli la socialità della scuola e anche rivedere per un’ora attraverso il video le maestre e i compagni può aiutarli a superare l’isolamento e uscire dalle mura di casa. Per questo il furto aveva scatenato l’indignazione e adesso che si conoscono i motivi la storia è ancora più triste e vede il ponte virtuale dei bambini barattato con qualche dose di eroina.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative