La Nuova Sardegna

Sassari

Stazione mobile al Corso per riportare la legalità

di Luca Fiori
Stazione mobile al Corso per riportare la legalità

Tra le novità del 2021 l’istituzione della terza postazione fissa nel cuore della città Lo scorso anno diminuiti gli incidenti stradali e aumentati gli arresti in flagranza

15 gennaio 2021
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SASSARI. Un nuovo presidio di legalità nel cuore del centro storico, dopo quelli di piazza Castello e di via Tavolara, per dare ai cittadini risposte concrete in una zona della città - quella più antica e ora la più fragile - che da tempo lancia segnali d’allarme e richieste d’aiuto.

L’attivazione in centro della terza stazione mobile della polizia locale, operativa tutti i giorni - mattina e sera - nella parte bassa del corso Vittorio Emanuele, è una delle più importanti novità del 2021 dell’attività del comando di via Carlo Felice, che da quest’anno rafforzerà il controllo del territorio per garantire maggiore sicurezza ai cittadini.

La notizia è stata data ieri mattina nel corso della presentazione alla stampa del report dell’attività del 2020 della polizia locale dal comandante Gianni Serra affiancato nella sala Langiu dal sindaco Nanni Campus.

Condizionato fortemente dal covid nel corso dell’anno appena terminato, l’operato della polizia locale non ha però tralasciato l’attività di controllo e di repressione dei reati in città. Il nuovo presidio di sicurezza risponde proprio alle richieste della popolazione della zona centrale della città che sente il bisogno di una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Nella nuova stazione, allestita grazie ai fondi stanziati dalla Giunta, i cittadini potranno fare segnalazioni e chiedere aiuto e supporto agli agenti. Nel 2020 si è triplicato rispetto all’anno precedente (sei nel 2019 a fronte dei 18 dello scorso anno) il numero degli arresti in flagranza di reato da parte degli uomini del nucleo investigativo in borghese del corpo. Segno di una presenza sempre più incisiva della polizia locale in città. Cresciuto anche il numero delle operazioni di polizia giudiziaria, con un aumento delle comunicazioni delle notizie di reato alla Procura del 9,7 per cento, delle deleghe d’indagine da parte dei pm che segnano un più 24,3 per cento e dei sequestri penali che registrano un aumento del 89,8 per cento. Oltre due, ad esempio, i chili di sostanze stupefacenti sequestrati lo scorso anno, rispetto ai 680 grammi del 2019. Particolare attenzione è stata riservata dai 120 agenti e ufficiali della polizia locale al contrasto delle violenze di genere, anche in seguito all’entrata in vigore del “Codice rosso”. Ampio spazio anche agli incidenti stradali, naturalmente crollati nel periodo del lockdown, quando tra marzo e aprile la maggior parte delle persone erano bloccate a casa.

Molto attivi nel 2020, con dati in forte aumento, anche il nucleo di polizia ecologica e il nucleo Sapr (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto). Cinquantuno i sequestri effettuati lo scorso anno nell’ambito della difesa dell’ambiente, a fronte dei 32 totali messi a segno nei quattro anni precedenti. Le cinque foto-trappole attive da giugno e dislocate settimanalmente in punti diversi hanno già portato a sanzionare 147 persone per illeciti ambientali. Sono state 175 invece le attività in cui è stato fondamentale l’utilizzo del drone per il controllo del territorio. La ciliegina sulla torta di un comando di polizia locale sempre più all’avanguardia.

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