La Nuova Sardegna

Sassari

«Senza tirocini si va fuori corso»

«Senza tirocini si va fuori corso»

L’allarme di Riccarda Zappino (Consiglio studenti) e di Marco Frau (Cda)

16 gennaio 2021
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SASSARI. «La nostra urgenza è quella di far ripartire le frequenze in laboratorio e i tirocini obbligatori: l’impossibilità, a causa dell’emergenza, di avviare i tirocini sta costringendo gli studenti di alcune facoltà ad andare fuori corso e ancora non si è trovata una soluzione perché ciò non accada». A parlare è Riccarda Zappino, studentessa di Biotecnologie, presidente del consiglio degli studenti universitari e loro rappresentante nel Senato accademico.

I giovani stanno vivendo con preoccupazione per il loro futuro la pandemia che ha spazzato certezze acquisite, destabilizzato la vita di comunità che l’università offriva consegnandoli a un carpe diem a causa di nuove e continue restrizioni dettate dal governo.

«Comprendiamo che di fronte a un’emergenza sanitaria come quella in cui ci troviamo, ognuno di noi debba fare sacrifici e noi studenti universitari ne abbiamo fatti tanti – dice Riccarda Zappino –. Però è arrivato il momento di verificare se almeno in parte si possano ridurre le restrizioni. Ad esempio, ampliando le ore di accesso alle aule di studio. Abbiamo proposto di estendere l’orario di apertura fino alle 20, perché molti studenti hanno necessità di frequentarle. E anche di riaprire le biblioteche universitarie. Servizi indispensabili per noi e che vorremmo poter sfruttare, visto che le tasse universitarie continuiamo a pagarle».

«Sul ripristino dei servizi agli studenti abbiamo avuto già un confronti con il rettore Mariotti, che ha dimostrato disponibilità – afferma Marco Frau, rappresentante degli studenti nel consiglio d’amministrazione di Uniss – e che auspica la loro ripartenza non appena sarà possibile, ipotizzando come data febbraio. Nel frattempo ci sono da risolvere alcuni problemi logistici: ad esempio, ci sono facoltà come Agraria e Architettura, ad Alghero, che non hanno aule di studio rispondenti alle nuove esigenze di sicurezza e che dovrebbero avere un’alternativa valida. In questi lunghi mesi si è riusciti ad assicurare la presenza in alcuni laboratori e i tirocini nella facoltà di Medicina e Chirurgia, ma sono la grande maggioranza gli universitari esclusi».

«Anche a noi il rettore ha assicurato che cercherà di estendere i vaccini alla popolazione studentesca – conclude Marco Frau –. Il ritorno alla normalità, così, potrebbe davvero essere garantito». (p.f.)

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