La Nuova Sardegna

Sassari

Il Nord Sardegna continua a franare

di Emidio Muroni
Il Nord Sardegna continua a franare

A Bonorva si lavora per evitare il disastro. Nel frattempo è stata chiusa per uno smottamento la strada tra Ossi e Florinas

20 gennaio 2021
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BONORVA. «Ieri, dopo aver studiato e riflettuto seriamente sulle azioni da intraprendere abbiamo dato il via alle opere di salvaguardia e ai lavori per la realizzazione di un percorso laterale a quello esistente per l’accesso a Furros e consentire agli allevatori ed agricoltori di raggiungere, seppur con la massima cautela, le proprie aziende». Tutte le mattine, il sindaco Massimo D’Agostino è il primo ad arrivare a Furros per rendersi conto dell’evolversi della situazione dopo losmottamento verificatosi lo scorso fine settimana.

Nel frattempo le strade del Nord Sardegna continuano a franare e si è aperto un altro fronte a pochi chilometri da Sassari, sulla provinciale 97 che collega Ossi e Florinas. Già chiusa in passato per diversi anni a causa di una frana, la strada era stata resa di nuovo percorribile grazie a un intervento straordinario disposto dal settore Viabilità dell'amministrazione provinciale di Sassari, ma già da qualche mese erano emerse delle crepe che avevano indotto il dirigente Gianni Milia a firmare un'ordinanza con cui è stata disposta la transitabilità solo a senso unico alternato. Nei giorni scorsi quelle che tecnicamente vengono definite “fessurazioni” si sono trasformate in uno smottamento e in una crepa lunga circa 150 metri, spingendo la Provincia a interdire il traffico. Per capire la portata del problema è stato subito incaricato un geologo e sulla base della sua relazione verranno predisposti gli interventi per la messa in sicurezza della strada.

A Bonorva intanto si lavora senza tregua. Su indicazione dei tecnici incaricati dal Comune, il geologo Giuseppe Scanu e l’ingegner Marcello Cherchi, in attesa di un progetto generale definitivo, sono iniziati i lavori di regimentazione provvisoria delle acque, la captazione delle sorgenti, la loro canalizzazione e il riversamento provvisorio nel canalone di scolo aperto, esistente a metà costa. L’impresa incaricata ha già rilevato la presenza di tre sorgenti di ampia portata e provvederà alla prevista canalizzazione. Altri lavori riguardano la messa in sicurezza, con l’allontanamento delle acque e il ripristino della strada, in località “Palas de monte”, costruita nel 2004 nell’altro lato dello stesso versante su Rebeccu, e che a causa del movimento franoso del terreno ha subito notevoli danni che ne impediscono la percorribilità e costituiscono un grave pericolo per le abitazioni vicine e per quanti si recano nelle proprie aziende.

Venerdì scorso l’amministrazione comunale, ha dato l’allarme e il giorno successivo, si è tenuta una riunione convocata dalla prefetta Maria Luisa D’Alessandro. Erano presenti il direttore generale regionale dei Lavori pubblici, il capo dipartimento della protezione civile, accompagnato dalla geologa e da un tecnico, il commissario capo del corpo di vigilanza ambientale del corpo forestale, il direttore generale del genio civile, il comandante dei vigili del fuoco ed il comandante della compagnia dei carabinieri di Bonorva. Un sopralluogo ha poi permesso di verificare la gravità del fenomeno e poi è stato anche il presidente della Regione, Christian Solinas, a telefonare al sindaco per informarsi della situazione. Il presidente della Provincia Pietrino Fois e Aldo Salaris, capogruppo dei Riformatori in consiglio regionale e vice sindaco di Bonorva, hanno a loro volta effettuato un sopralluogo assicurando poi la loro collaborazione per sollecitare i finanziamenti necessari al compimento delle opere necessarie per la messa in sicurezza dei luoghi. Spese che il Comune ha già cominciato ad anticipare, appunto, attingendo ai propri fondi che sono comunque insufficienti per far fronte a un evento di questa portata.

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