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Dal 2005 a oggi salvate oltre cento tartarughe

Dal 2005 a oggi salvate oltre cento tartarughe

PORTO TORRES. L’ultimo esemplare di Caretta Caretta rinvenuto nel golfo dell'Asinara dal peschereccio Albatros del l’armatore Lotrenzo Nieddu – come pubblicato nei giorni scorsi dalla Nuova Sardegna...

21 gennaio 2021
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PORTO TORRES. L’ultimo esemplare di Caretta Caretta rinvenuto nel golfo dell'Asinara dal peschereccio Albatros del l’armatore Lotrenzo Nieddu – come pubblicato nei giorni scorsi dalla Nuova Sardegna – è stata battezzata Pollicina ed è in perfetta forma dentro la vasca del Centro recupero tartarughe marine dell’Asinara.

La tartaruga era finita accidentalmente all’interno del sacco dello strascico del motopesca, e l’armatore ha provveduto a segnalare tempestivamente la cattura accidentale alla Capitaneria di porto. A quel punto lo staff del Centro recupero è salito a bordo della motovedetta CP 81 e ha raggiunto a circa tre miglia a nord dall’entrata del porto commerciale il peschereccio per recuperare il giovane esemplare di soli 7 chilogrammi di peso. La tartaruga è stata poi trasferita nel Centro di ospedalizzazione di La Reale, dove è stata visitata dal veterinario e sottoposta all'esame che non ha evidenziato alcuna lesione evidente. In vasca l'animale nuota infatti in maniera corretta, allineamento ottimale sul fondo e capacità di apnea molto prolungata. Al fine di scongiurare la presenza di acqua nei polmoni è stato eseguito l'esame radiologico, dove non si è evidenziata la presenza di acqua né di lesioni e di corpi estranei. L'esame ematologico risulta nella norma, per cui si prevede una degenza tranquilla e una prossima liberazione in mare aperto. Continua dunque l’azione del Parco dell’Asinara e della Capitaneria a difesa della biodiversità e alla tutela delle specie minacciate del Mediterraneo. Dal 2005 a oggi sono stati curati oltre 100 esemplari: il 27 per cento in stato di galleggiamento per ingestione di materiale plastico, il 37 per cento per intrappolamento in reti da pesca e ingestione di ami da pesca, il 24 per cento per traumi causati dalle eliche di imbarcazioni e il 12 per cento spiaggiati per ipotermia. (g.m.)

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