La Nuova Sardegna

Sassari

Piove dentro le case Area a Ozieri monta la protesta

di Francesco Squintu
Piove dentro le case Area a Ozieri monta la protesta

Infiltrazioni e muffa nei 24 alloggi in via Berlinguer costruiti cinque anni fa   «Così non si può più vivere, l’acqua zampilla anche dalle prese elettriche»

23 gennaio 2021
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OZIERI. Sono arrabbiati, stanchi e preoccupati i residenti delle case Area di via Berlinguer, nel quartiere San Nicola di Ozieri e di ragione pare che ne abbiano da vendere viste le condizioni in cui versano molti appartamenti di un complesso di due palazzine e due villette bifamiliari, costruite appena cinque anni fa. Ventiquattro appartamenti in totale che in pochissimo tempo sono diventati quasi invivibili a causa della persistente muffa che si presenta in ogni angolo degli alloggi e soprattutto per le evidenti infiltrazioni d’acqua in particolar modo nelle volte degli ultimi piani.

A dar man forte agli assegnatari degli alloggi nella protesta messa in atto per provare a smuovere le leve degli uffici Area, anche l’amministrazione comunale con il consigliere, delegato al quartiere, Davide Giordano. «Siamo assolutamente solidali con i nostri cittadini e purtroppo siamo impotenti di fronte al silenzio dell’ente – ha detto Giordano – che nonostante i nostri solleciti e un sopralluogo fatto dai loro dirigenti, non ha dato le risposte che ci attendiamo per provare a risolvere i problemi». Un ascensore mai entrato in funzione ed un altro attivato a spese dei condomini, gli spazi verdi posti sotto sequestro e non utilizzabili poiché usati come discarica di inerti, il terrore di una giornata di pioggia che costringe ad armarsi di teli e secchi perché piove dentro l’appartamento sono la normalità per tante famiglie che pensavano di aver risolto il problema casa ed invece si trovano dentro un vortice la cui fine non si intravede.

«Mi sono arresa e alla fine sono andata via dall’alloggio che mi era stato assegnato – ha detto sconsolata una signora – perché l’umidità e le infiltrazioni hanno reso gli ambienti invivibili. È stata una grande delusione per me e i miei bambini abbandonare una casa che avevamo sognato per tanto tempo».

A non arrendersi è invece il signor Piero che ha dovuto modificare la disposizione dei mobili della camera da letto poiché durante ogni temporale goccia dopo goccia, il materasso diventava una spugna. Al di là dei problemi pratici ci sono poi anche quelli sanitari con allergie e ambienti malsani che non favoriscono certo una vita sana amplificati anche dall’emergenza sanitaria che costringe i ragazzi a seguire le lezioni a distanza chiusi dentro una stanza a respirare muffa e aria contaminata. «Ogni volta che suonano al mio campanello mi salta la luce in casa e spesso mi trovo anche umidità e goccioline d’acqua nelle prese elettriche dei muri – ha detto un’altra residente –. Mio figlio inoltre soffre d’asma e quello che respira ogni giorno non lo aiuta di certo a star bene».

Il grido d’allarme dalle ventiquattro famiglie del quartiere è stato lanciato forte e chiaro e la speranza adesso è che possa venire raccolto per dare in futuro un po’ di serenità e tranquillità.

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