«Bonifiche a Minciaredda vogliamo delle risposte»
di Gavino Masia
Il sindaco Mulas scrive a Eni Rewind chiedendo lumi sul progetto Nuraghe «Ci informi sullo stato dei lavori e sul coinvolgimento delle imprese locali»
24 gennaio 2021
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PORTO TORRES. «Il progetto di risanamento ambientale della zona industriale di Porto Torres è uno dei primi fascicoli che ho aperto all’atto del mio insediamento: ritengo che le bonifiche siano un tema centrale e soprattutto l’occasione per ripristinare l’ambiente naturale e ridare dignità al territorio, insieme all’opportunità di coinvolgere le professionalità e le imprese cresciute nell’isola». Inizia così il testo della lettera che il sindaco Massimo Mulas ha inviato nei giorni scorsi a Eni Rewind, per avere notizie certe in merito allo stato dell’arte del “Progetto Nuraghe”. La città attende da diversi anni l’esecuzione delle bonifiche nella cosiddetta Collina dei veleni di Minciaredda, per ottenere poi nuove prospettive di sviluppo compatibili con la tutela del proprio ambiente e quindi sostenibili nel tempo. Se da una parte c’è l’emergenza sanitaria che sposta l’attenzione del Paese sul rispetto dei Dpcm, in questi lunghi mesi c’è anche l’emergenza lavoro in una città il cui numero dei disoccupati sta aumentando in misura esponenziale.
Di recente anche le segreterie dei sindacati confederali avevano richiesto a più riprese un confronto che richiamasse la multinazionale Eni al mantenimento degli impegni presi, con un tavolo che dovrebbe aprirsi alla presidenza del Consiglio dei ministri dove nel 2011 fu sottoscritto il protocollo tra politica e parti sociali. Con l’inizio del nuovo anno il capo dell’amministrazione comunale ha quindi messo in calendario uno degli appuntamenti più importanti per la ripresa economica del territorio. «Come sindaco di Porto Torres – aggiunge Mulas – intendo vigilare soprattutto su due aspetti: che le bonifiche vengano condotte in modo scrupoloso e puntuale e che alle aziende e ai professionisti sardi venga affidata una percentuale cospicua di attività, così come previsto nel 2013 dal raggruppamento temporaneo di imprese Astaldi-Petroltecnica-Furia nella proposta tecnica della gara d’appalto».
Dopo la rescissione di quel contratto, infatti, l’intervento è tornato in capo a Syndial, diventato poi Eni Rewind. «La società ha assicurato il suo impegno per salvaguardare il contributo delle imprese dell’indotto – ricorda nella lettera il sindaco –, che hanno riposto grandi aspettative verso quest’opera e sono pronte a fornire un contributo di alto livello. A nome della mia comunità manifesto l’esigenza di conoscere lo stato di avanzamento del progetto Nuraghe: gli interventi realizzati, i lavori in corso, il cronoprogramma dei futuri interventi e il tasso di coinvolgimento delle risorse locali». Nel finale della missiva il sindaco di Porto Torres chiede che venga fissato un incontro per approfondire questi temi. «Sarà l’occasione per confrontarci sullo sviluppo di quest’opera fondamentale e trovare le forme di collaborazione più idonee per favorire l’intervento e la partecipazione di tutti gli stakeholder locali».
Di recente anche le segreterie dei sindacati confederali avevano richiesto a più riprese un confronto che richiamasse la multinazionale Eni al mantenimento degli impegni presi, con un tavolo che dovrebbe aprirsi alla presidenza del Consiglio dei ministri dove nel 2011 fu sottoscritto il protocollo tra politica e parti sociali. Con l’inizio del nuovo anno il capo dell’amministrazione comunale ha quindi messo in calendario uno degli appuntamenti più importanti per la ripresa economica del territorio. «Come sindaco di Porto Torres – aggiunge Mulas – intendo vigilare soprattutto su due aspetti: che le bonifiche vengano condotte in modo scrupoloso e puntuale e che alle aziende e ai professionisti sardi venga affidata una percentuale cospicua di attività, così come previsto nel 2013 dal raggruppamento temporaneo di imprese Astaldi-Petroltecnica-Furia nella proposta tecnica della gara d’appalto».
Dopo la rescissione di quel contratto, infatti, l’intervento è tornato in capo a Syndial, diventato poi Eni Rewind. «La società ha assicurato il suo impegno per salvaguardare il contributo delle imprese dell’indotto – ricorda nella lettera il sindaco –, che hanno riposto grandi aspettative verso quest’opera e sono pronte a fornire un contributo di alto livello. A nome della mia comunità manifesto l’esigenza di conoscere lo stato di avanzamento del progetto Nuraghe: gli interventi realizzati, i lavori in corso, il cronoprogramma dei futuri interventi e il tasso di coinvolgimento delle risorse locali». Nel finale della missiva il sindaco di Porto Torres chiede che venga fissato un incontro per approfondire questi temi. «Sarà l’occasione per confrontarci sullo sviluppo di quest’opera fondamentale e trovare le forme di collaborazione più idonee per favorire l’intervento e la partecipazione di tutti gli stakeholder locali».