La Nuova Sardegna

Sassari

«Rimuovete il commissario dell’Assl»

«Rimuovete il commissario dell’Assl»

Mozione in Consiglio regionale presentata dai Progressisti: «Sensi è inadeguato»

28 gennaio 2021
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SASSARI. Una mozione per chiedere la revoca dell'incarico di commissario straordinario della Assl 1 di Sassari: il documento arriva in Consiglio regionale su iniziativa del gruppo dei Progressisti, primo firmatario Gianfranco Satta, ed è legato alla vicenda della tendocopertura da 300 metri quadri installata nel complesso sanitario di Rizzeddu, a Sassari: «noleggiata al di fuori delle regolari procedure amministrative e mai utilizzata per lo scopo che era stato prefisso».

Già il 7 gennaio Satta e i Progressisti avevano presentato un'interrogazione: «la determinazione adottata dall’Assl di Sassari presentava infatti lacune e anomalie su diversi aspetti a iniziare dai costi per il nolo, che per soli due mesi venivano indicati in oltre 81.000 euro.» Dalla giunta nessun riscontro, a oggi: «Rispose la Assl, il giorno seguente, con una nota pubblicata sul sito istituzionale, parlando di un mero errore materiale nella predisposizione dei documenti», ricorda Satta. «A seguito di questa segnalazione sono intercorse una serie di interlocuzioni tra la direzione generale della sanità, l’Ats Sardegna e la Assl di Sassari che hanno messo in risalto problemi ben più gravi rispetto a quelli ipotizzati».

Da qui la richiesta della revoca immediata dell'incarico al commissario nominato il 28 dicembre: «Le scelte operate – sottolineano i Progressisti – sono incompatibili con la corretta gestione della pandemia, specialmente in un contesto come quello del Sassarese. È palese la dimostrazione di inadeguatezza gestionale anche rispetto alle più basilari regole delle amministrazioni pubbliche, determinata anche dalla scarsa attenzione nell'utilizzo delle risorse e da una scarsa conoscenza delle stesse direttive adottate dall’azienda».

«Dopo la nota fornita dalla Assl di Sassari a mezzo comunicato stampa», sottolinea Gianfranco Satta, «sono aumentati i dubbi rispetto a una procedura che, pare evidente, è ben lontana dalle regole basilari che guidano la gestione delle amministrazioni pubbliche. Alla luce di questi fatti – si conclude il documento –, riteniamo che il dottor Sensi abbia dato piena dimostrazione di non essere all’altezza di poter dirigere la Assl di Sassari specialmente nel contesto pandemico che stiamo vivendo, che ha visto proprio Sassari come territorio maggiormente colpito dalla pandemia in Sardegna».



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