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Sassari

«Restyling sì, ma fate in fretta»

di Luca Fiori
«Restyling sì, ma fate in fretta»

Gli operatori promuovono le novità per l’area: «Ma nel frattempo siamo ancora abbandonati»

29 gennaio 2021
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SASSARI. La messa a bando dei lavori potrebbe arrivare prima dell’estate, ma per vedere l’opera terminata ci sarà da attendere un po’ di tempo, nella migliore delle ipotesi almeno un paio d’anni. Una vita per chi tra i banchi del mercato ogni mattina prova a sopravvivere in mezzo a una pandemia che si è sovrapposta a una crisi che aveva già svuotato uno spazio della città in cui un tempo si sgomitava anche per entrare.

«L’idea della riqualificazione del vecchio mercato ci piace – spiega Carla Rizzu del negozio di alimentari di Michelangela Cicalò – ma il timore di noi operatori è che per vedere l’opera conclusa passerà tanto tempo. Quello che chiediamo al Comune – prosegue la commerciante – è che questa volta non commettano l’errore del passato e ascoltino anche la nostra opinione».

Il progetto della Rti formata dall’architetto Antonio Delogu, la Soia srl e la Dedalo Design prevede che a lavori finiti gli operatori si potranno trasferire nella nuova e allo stesso tempo storica sede. «Quando entrerà in funzione – aggiunge Carla Rizzu – sarà fondamentale la presenza di un direttore. Una figura presente in carne ed ossa dentro il mercato – spiega – perché in questo momento è la più grande carenza. In questo posto manca la manutenzione e per quanto noi proviamo a tenerlo bene servirebbero interventi del Comune che sembra essersi dimenticato di noi».

L’impresa che si aggiudicherà i lavori dovrà realizzare due aree distinte che saranno destinate rispettivamente a mercato delle carni, al mercato ortofrutticolo con la presenza di bar/caffetteria e alimentari. La galleria, che collegherà via Mercato e viale Umberto sarà costeggiata in entrambi i lati dai box e dagli stalli dell'ex reparto carni con le relative coperture, e nella nuova distribuzione troverà spazio il mercato ittico.

«Speriamo che con il nuovo progetto – spiega il pescivendolo Alessandro Tanca – serva a riempire tutti i banchi che oggi sono vuoti e la responsabilità di questo è del Comune che non fa un bando per assegnarli. Il problema è che non abbiamo un referente – conclude – e non sappiamo a chi rivolgerci, sembra che il mercato non appartenga a nessuno». I lavori di quasi sei milioni di euro partiranno dopo l’ok della Soprintendenza ai Beni Culturali. «Se i nuovi spazi verranno realizzati in modo adeguato – spiega il macellaio Gavino Satta – saremo ben felici di spostarci. Quello che conta alla fine – aggiunge – è la qualità che si riesce a offrire ai clienti. Nel mentre non sarebbe male se il Comune si ricordasse della pulizia e della manutenzione dei locali in cui ci troviamo ora». Stesse richieste del fruttivendolo Carlo Sanna che si unisce alle critiche rivolte all’amministrazione. «L’impianto di areazione non funziona da mesi – spiega – e qua dentro non si respira. Qualcuno del Comune ogni tanto potrebbe anche farsi vedere per vedere in che condizioni lavoriamo».

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