Ozieri dice addio a Gigi Ladu, calciatore e mister gentiluomo
OZIERI. Ha destato profondo sgomento, in città, la notizia della scomparsa improvvisa di Gigi Ladu, sessantasette anni, conosciutissimo nel mondo dello sport e per tanti anni bandiera della Frassati...
07 febbraio 2021
2 MINUTI DI LETTURA
OZIERI. Ha destato profondo sgomento, in città, la notizia della scomparsa improvvisa di Gigi Ladu, sessantasette anni, conosciutissimo nel mondo dello sport e per tanti anni bandiera della Frassati e in seguito allenatore, dirigente ed anche presidente dell’Ozierese, in cui milita attualmente, come difensore centrale il figlio Fabio. Ladu ha avuto un malore a casa sua nelle prime ore della mattina e a nulla è servita la corsa verso l’ospedale.
È stato protagonista negli anni ’70 e ’80 del periodo d’oro vissuto dal calcio ozierese, sfociato nella stagione 1983/1984 con la storica tripla promozione dell’Ozierese in Serie D, della Frassati, diretta da Barore Demontis, in Promozione dopo un esaltante spareggio a Pozzomaggiore contro la Calmedia di Bosa e dell’Aurora in Seconda Categoria.
Proprio tra i giallo neri Ladu è stato protagonista per tanti anni e compagni ed avversari ne hanno sempre apprezzato la correttezza e la costanza nel ruolo di centrocampista a supporto degli attaccanti.
La sua carriera sportiva è proseguita da allenatore e da dirigente mentre la sua vita lavorativa lo ha portato a stretto contatto con il pubblico nella gestione della Cartolibreria Logudoro, nella quale lavorava insieme alla moglie Anna e al fratello Franco, distinguendosi per la gentilezza e l’affabilità che aveva con grandi e piccini.
«Un uomo di altri tempi – lo definisce Andrea Appeddu, ed ex presidente dell’Ozierese – che tutti stimavano per la sua correttezza e per il profondo amore che aveva per il calcio e per i suoi modi gentili e garbati sui campi sportivi come nel lavoro. La sua morte ci ha colto impreparati perché se n’è andata una persona speciale che mancherà a tutti noi. Lo ricorderemo sempre con affetto perché ha saputo rappresentare i valori dello sport, la loro importanza. Con i suoi incarichi nelle squadre ozieresi è stato un esempio e un maestro per tante generazioni di giovani che ne hanno apprezzato le qualità sportive e il suo impeccabile ruolo di guida».
La cerimonia funebre si svolgerà domani mattina nella chiesa di San Francesco alle 10,30.
Francesco Squintu
È stato protagonista negli anni ’70 e ’80 del periodo d’oro vissuto dal calcio ozierese, sfociato nella stagione 1983/1984 con la storica tripla promozione dell’Ozierese in Serie D, della Frassati, diretta da Barore Demontis, in Promozione dopo un esaltante spareggio a Pozzomaggiore contro la Calmedia di Bosa e dell’Aurora in Seconda Categoria.
Proprio tra i giallo neri Ladu è stato protagonista per tanti anni e compagni ed avversari ne hanno sempre apprezzato la correttezza e la costanza nel ruolo di centrocampista a supporto degli attaccanti.
La sua carriera sportiva è proseguita da allenatore e da dirigente mentre la sua vita lavorativa lo ha portato a stretto contatto con il pubblico nella gestione della Cartolibreria Logudoro, nella quale lavorava insieme alla moglie Anna e al fratello Franco, distinguendosi per la gentilezza e l’affabilità che aveva con grandi e piccini.
«Un uomo di altri tempi – lo definisce Andrea Appeddu, ed ex presidente dell’Ozierese – che tutti stimavano per la sua correttezza e per il profondo amore che aveva per il calcio e per i suoi modi gentili e garbati sui campi sportivi come nel lavoro. La sua morte ci ha colto impreparati perché se n’è andata una persona speciale che mancherà a tutti noi. Lo ricorderemo sempre con affetto perché ha saputo rappresentare i valori dello sport, la loro importanza. Con i suoi incarichi nelle squadre ozieresi è stato un esempio e un maestro per tante generazioni di giovani che ne hanno apprezzato le qualità sportive e il suo impeccabile ruolo di guida».
La cerimonia funebre si svolgerà domani mattina nella chiesa di San Francesco alle 10,30.
Francesco Squintu