La Nuova Sardegna

Sassari

Commercio, stagione buia ma c’è voglia di ripartire

di Gavino Masia
Commercio, stagione buia ma c’è voglia di ripartire

Gli operatori hanno chiesto un incontro con l’amministrazione comunale Le proposte sul tavolo: pulizia, segnaletica, viabilità e promozione della città

17 febbraio 2021
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PORTO TORRES. Il commercio cittadino sta attraversando il periodo più buio della propria storia - con diverse attività che hanno abbassato definitivamente le serrande e altre che sono in procinto di farlo - e la crisi economica non è dovuta esclusivamente all’emergenza sanitaria relativa al Covid-19. Tutto il corso Vittorio Emanuele non è più la via dello shopping e della passeggiata come in passato, però ci sono ancora attività commerciali che resistono e vogliono confrontarsi con l’amministrazione comunale per cercare di migliorare una situazione economico-sociale che è letteralmente precipitata negli ultimi anni. Diversi commercianti si sono riuniti nella neo associazione operatori del commercio - nata dalle ceneri del Centro comunale naturale Botteghe Turritane - e ha riscontrato alcune criticità per quanto riguarda lo svolgimento della loro attività in città.

«Abbiamo richiesto un incontro urgente con il nuovo assessore al Commercio per discutere e capire quali siano le intenzioni dell’amministrazione – dicono – e i punti più urgenti su cui discutere e trovare una soluzione sono davvero molteplici: vogliamo partire dal decoro urbano per cercare di migliorare l’aspetto visivo e rendere più armonioso il Corso con il riposizionamento lungo le vie principali delle fioriere e dei dissuasori».

Da anni i commercianti chiedono di rendere attrattivo il centro cittadino, valorizzando il verde presente nella piazza Umberto I e riportando il giusto decoro nelle traverse che si collegano al Corso. «Altri punti fondamentali per la rinascita della città sono lo studio di una viabilità adeguata – aggiungono gli operatori del commercio – e una nuova segnaletica, oltre alla creazione di nuovi posteggi possibilmente con un disco orario per fare in modo che ci sia un ricambio da parte dell’utenza. Senza dimenticare, inoltre, la creazione di isole ecologiche, dove devono essere previsti nuovi orari e ritiro dei rifiuti più frequenti».

Ci sono altri punti nell’agenda della nuovo associazione, che saranno illustrati e discussi davanti all’amministrazione non appena la stessa deciderà di fissare un incontro. Un faccia a faccia per trovare soluzioni adeguate per non far morire il commercio cittadino, dunque, cominciando magari dai tributi comunali sugli spazi pubblici e proseguendo sugli affitti dei locali troppo alti che scoraggiano l’imprenditoria giovanile. C’è anche la questione della viabilità portuale che ha animato, in ogni periodo dell’anno, le richieste degli operatori commerciali: fare in modo che passeggeri e turisti che sbarcano dalla nave transitino dentro la città e non al di fuori come avviene da anni.

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