La Nuova Sardegna

Sassari

«Rotatoria, i lavori devono ripartire»

«Rotatoria, i lavori devono ripartire»

Il Comitato Rizzeddu Monserrato: «Cantiere chiuso da mesi  E intanto in via Rockefeller crescono i pericoli per i pedoni»

19 febbraio 2021
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SASSARI. «Fate in fretta a riavviare i lavori della rotatoria, il cantiere chiuso rappresenta un pericolo per i pedoni e una barriera insormontabile per i disabili». Parte dal Comitato di quartiere Monserrato Rizzeddu l’appello al Comune perché spariscano recinzioni e imbuti nella circolazione tra via Rizzeddu, via Verona e via Rockefeller. Un’opera molto attesa perché risolverebbe i problemi di traffico in una zona nevralgica per la viabilità cittadina. Ma che si è arenata dopo che l’impresa vincitrice dell’appalto da 305mila euro aveva sospeso l’attività, tanto che il Comune aveva deciso di rescindere il contratto. «Purtroppo la chiusura del cantiere oramai risale alla scorsa estate – afferma il Comitato Monserrato Rizzeddu – e ancora non sappiamo quando una nuova impresa potrà riprendere l’attività interrotta bruscamente da chi l’ha preceduta. Nel frattempo si sono creati una serie di disagi e accentuati, per certi versi, i pericoli che la rotonda doveva risolvere».

Il Comitato di quartiere, infatti, denuncia come la recinzione, che si allunga per decine di metri, impedisca la visibilità agli automobilisti che intanto continuano a sfrecciare sulla strada come fosse una pista e ai pedoni, quando all’incrocio con via Rizzeddu devono svoltare verso via Rockefeller. E quindi con potenziali rischi per i pedoni che attraversano sulle strisce pedonali. Per non parlare del marciapiede sul lato di via Rockefeller dove è situato il palazzo dell’Inps. Precluso, perché transennato dalle reti arancioni, alle persone con difficoltà motorie. «Chi volesse arrivare in carrozzina all’Inps deve rinunciarci – dicono al Comitato –, ma sono anche altre le barriere architettoniche da ostacolo alla percorribilità dei marciapiedi e degli attraversamenti pedonali, dove mancano gli scivoli». Perciò dai quartieri che gravitano sulla zona ci si appella al Comune. «L’attività nel cantiere deve riprendere – sollecitano –. E ci auguriamo che avvenga al più presto».

Le complicazioni in questi mesi non sono mancate. Tra sospensioni temporanee e trattativa con la ditta affidataria, da giugno si è arrivati ad oggi senza una svolta. E poi ci sono state da rispettare anche le indicazioni della Soprintendenza per la ricostruzione di una parte del muro di cinta dell’ex manicomio di Rizzeddu abbattuto per far spazio alla rotonda. Il Comune aveva detto che avrebbe fatto scorrere la graduatoria della gara e nel caso nessuna impresa avesse accettato si sarebbe bandita una nuova gara. «Il tempo stringe, vorremmo sapere quando la situazione si risolverà», concludono al Comitato.

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