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Sassari, la raccomandata sparita ricompare dopo l’articolo sulla Nuova

di Luca Fiori
Sassari, la raccomandata sparita ricompare dopo l’articolo sulla Nuova

I documenti di un ferroviere in pensione si erano persi da gennaio a Fiumicino. Tre giorni dopo l’appello sul giornale la missiva è stata consegnata al destinatario

20 febbraio 2021
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SASSARI. Dopo aver fatto avanti e indietro tra Roma e il sud dell’isola, per quasi un mese e mezzo era rimasta ferma a Fiumicino insieme - molto probabilmente - ad altra corrispondenza smarrita proveniente da tutta Italia. Sono bastati appena due giorni invece, dopo l’appello lanciato sul nostro giornale da parte di chi l’attendeva con ansia, per farla saltare fuori da qualche sacco impolverato e farla atterrare nuovamente in Sardegna. Mercoledì all’ora di pranzo, solo tre giorni dopo la pubblicazione della storia del disservizio sulla Nuova Sardegna, Gabriele Dessì, il pensionato sassarese di 62 anni che ha lavorato tutta la vita per le Ferrovie dello Stato, ha ricevuto finalmente a casa la raccomandata con i documenti importanti che attendeva da Natale. All’interno c’erano dei codici che al neo pensionato servivano per poter attivare dei servizi telematici di cui ora potrà finalmente usufruire. Prima del nostro appello a Poste Italiane di domenica scorsa il macchinista in pensione le aveva tentate tutte, ma ogni tentativo di avere notizie della raccomandata spedita da Roma il 23 dicembre era stato vano. Seguendo l’iter nel sito delle Poste l’ex ferroviere aveva cercato di capire dove fossero finiti i suoi documenti. Inserendo il codice fornitogli da chi aveva spedito la raccomandata aveva scoperto che i suoi documenti erano arrivati prima a Elmas, poi erano passati misteriosamente per Arbus e alla fine erano tornati a Fiumicino. Dal 7 gennaio scorso non c’era però stato verso di avere altre notizie, così il macchinista in pensione si era rivolto al giornale. «È stata la scelta giusta - commenta soddisfatto con la raccomandata in mano - perché parlare con le Poste è stato impossibile». Poste Italiane ha inviato una nota per scusarsi con il cliente per il ritardo, nella quale precisa che quello che è accaduto è stato «conseguenza di un disguido lungo il processo di lavorazione. L’azienda - si legge ancora nella nota - coglie l’occasione per evidenziare come l’impegno finalizzato a garantire risultati coerenti con i previsti standard di qualità sia costante e soprattutto improntato a raggiungere livelli di servizio sempre più performanti e in linea con le aspettative della clientela. Poste Italiane consegna ogni anno milioni di raccomandate sul territorio nazionale e naturalmente, come in ogni organizzazione logistica così complessa e articolata che gestisce volumi di enorme rilevanza - si conclude la nota - possono accadere degli scostamenti dai normali livelli di efficienza e qualità».

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